Nuove preoccupazioni sul futuro dell’eurozona riaffiorano e redestabilizzano i mercati dopo la stravittoria del partito di sinistra Syriza alle recenti elezioni greche.Il partito anti-austery è dichiaratamente contro le misure richieste dalla commissione europea, dalla BCE, e dal fondo monetario internazionale, riguardo le modalità di restituzione del maxi prestito di 270 miliardi di euro.
Il maxi prestito salvò la Grecia dal fallimento ma al costo di importanti tagli alla spesa.
Il partito di Tsipras, pur non avendo raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi (per pochissimi voti) ha blindato il governo includendo in esso un partitino indipendente capace di garantirgli quei pochi seggi di cui aveva bisogno.
Il leader ha promesso che lotterà per ottenere migliori condizioni dai creditori internazionali in quanto il paese si trova a fronteggiare un 26% di disoccupazione e una crescita zero, che ha portato il PIL del paese un 30% al di sotto rispetto al dato pre-crisi.
Un terzo della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, e per molte persone l’assistenza sanitaria non è più accessibile.
Un comunicato della Casa Bianca afferma che gli Stati Uniti sono contenti del risultato elettorale, e che vedono in esso le basi per nuove politiche in grado di cambiare le sorti economiche dell’intera zona euro.