Lo scandalo pedofilia è arrivato persino in Svezia. Tutto ovviamente ristretto ai preti cattolici e relativo per il momento a pochissimi e isolati casi, rimane il fatto che lo scandalo è scoppiato.
Leggevo delle dichiarazioni di Bertone, segretario di stato vaticano in cui si accusava l’omosessualità come causa principale dello scandalo pedofilia che sta umiliando la Chiesa cattolica.
Mi sembra dunque giunto il momento di parlare di lei, Eva Brunne.
Eva Brunne, svedese di Malmö,classe 1954 è il primo esempio mondiale di donna dichiaratamente lesbica a diventare vescovo. Vescovo nella diocesi di Stoccolma. Novembre 2009. Parliamo ovviamente di Chiesa Luterana.
La cosa che fa scandalo di questa simpatica donna è il fatto che non solo la donna è prete, ma anche lesbica, ma anche con un figlio, ma anche con una compagna, che a sua volte è pastore(nel senso di prete, non di pecoraro).
L’assegnazione della carica ha ovviamente destato qualche mal di pancia anche in una nazione progressista come la Svezia, ma la cosa non ha frenato il naturale evolversi del progresso e dei diritti civili.
Il re in persona ha partecipato alla sua ordinazione sacerdotale, come d’altronde fa per ogni nuovo vescovo.
Le prime parole di Eva Brunne dopo l’elezione sono state “Sono felice e orgogliosa di far parte di una Chiesa che incoraggia le persone a prendere le proprie decisioni” ed ha aggiunto: “la diversità è una grande ricchezza”.
Il suo motto, come facilmente prevedibile è «Non fare distinzioni tra le persone».
Halleluja!