I punti di vista dei quotidiani sono sempre molto divertenti da leggere quando di mezzo c’e’ la politica, una determinata azione la si puo’ tranquillamente far passare per la migliore o la peggiore a seconda della lettura che si vuole dare, allontanandosi sempre dal concetto che un giornalista onesto dovrebbe avere, cioe’ raccontare i fatti, e lasciare conclusioni ad altri, interpretando si, ma facendo chiaro riferimento pero’ agli accadimenti.
Succede cosi’ che anche la lotta all’evasione divine un terreno in cui tutto diviene opinabile, nel senso che di apre la discussione su quanto sia giusto farla, in che termini, quando, dove, come.
Cortina insegna, il controllo a tappeto ha fatto venir fuori dati interessanti, ma c’era qualcuno che non se l’aspettava? ma non voglio soffermarmi su quanto venuto fuori in meri termini numerici.
E’ importante leggere soprattutto quello che i giornali che non reputo della mia fede politica (ma avro’ una fede politica?) scrivono, proprio per capire meglio spesso fenomeni che credo abbiano una sola lettura. Ed e’ stato proprio un articolo letto su Il giornale che mi sta ora facendo riflettere. Si narrava della lotta all’evasione in Italia, dei dati che emergono, che tutti ci si lamenta degli evasori, ma che un italiano su tre ha un secondo lavoro da poche migliaia di euro l’anno che non dichiara, un permesso non correttamente attribuito per avere una risparmio su questo o su quello, che tutti ci si lamenta del fatto che quell’esercente non ha fatto lo scontrino, che quel medico non ha rilasciato la fattura, insomma tutti intorno a noi evadono da poche centinaia di euro ai veri professionisti dell’evasione.
Le risposte sono le solite, perche’ non chiedere lo scontrino sempre? magari ti scocci di far storie? perche’ non richiedere la fattura al medico di turno? perche’ mi fa risparmiare… insomma i tormentoni sono sempre gli stessi.
E’ chiaro che i soldi vanno cercati dove e’ palese che ce ne sono di piu’, almeno inizialmente, cerco di gettare la rete dove ho maggiore possibilita’ di prendere piu’ furbini con le mani nel sacco, ma sarebbe interessante anche sapere cosa ha fruttato in termini di entrate per lo Stato l’operazione Cortina e anche il suo costo in termini di uomini/mezzi e tempo.
Possiamo comunque dire con certezza che il nostro capo del Governo si sia dichiarato apertamente contro l’evasione, dichiarando battaglia a tutto tondo, e questa e’ gia’ una buona cosa, ma altrettanto valido e’ un altro articolo pubblicato su Il Fatto quotidiano a firma Gomez, dove si sottolinea un principio per me fondamentale, il Valore dell’esempio.
Credo sia un concetto alla base di qualsiasi leadership, di qualsiasi uomo che vuole ergersi a condottiero, o piu’ semplicemente risolutore di problemi, professando una cosa e quindi credendo in quella cosa, e non facendo come al solito, quindi predicando bene e razzolando male.
Il riferimento e’ chiaro nell’articolo, si richiedono le dimissioni di 3 memebri di Governo, 3 persone che in qualche modo sembrano “stonare” in quell’orchestra che Monti ha messo su, e che deve condurci lontano, speriamo verso lidi sicuramente migliori e piu’ stabili.
I tre nomi sono nell’ordine:
- sottosegretario alla Difesa:,Filippo Milone;
- sottosegretario all’editoria, Carlo Malinconico;
- ministro della funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi;
Il primo arrestato e condannato per reati contro la Pubblica Amministrazione, al secondo furono pagate della vacanze per circa 10.000 euro da uomini poco affidabili, il terzo ha acquistato una casa dell’INPS, classificata alloggio popolare dopo anni di tribunale , e pagata cifra irrisoria, peccato che anche questa affaccisse sul Colosseo (hanno tutti lo stesso vizio).
Insomma, la domanda e’ la solita: possibile che non ci siano in Italia uomini con stesse doti, o maggiori, di questi tre che non avrebbero alzato nessuna ombra verso l’esecutivo? possibile che ci si debba sempre impelagare in questi errori?
E per non far evadere nessuno, vi ricordo di pagare il canone RAI.
Massi