Evasione fiscale, scattano i controlli a tappeto
Caccia agli evasori
Con il nuovo anno ha preso avvio il controllo da parte della Guardia di Finanza sui conti correnti, così come previsto dalla manovra Monti. Una mossa anti evasione fiscale che punta a recuperare almeno parte dei circa 200 miliardi di euro non dichiarati. Gli intermediari finanziari saranno quindi obbligati a fornire alle autorità competenti in materia gli estratti conto di ogni correntista per le opportune verifiche.
E i big dell’evasione? Secondo una visione apocalittica, loro, quelli che in maniera consistente contribuiscono alla montagna di miliardi di euro non corrisposti allo Stato, se la caveranno ancora una volte? Come? Probabilmente trascinando il denaro su conti correnti all’estero, magari all’interno dei famigerati paradisi fiscali. E bye bye fiamme gialle.
Nei giorni scorsi è scoppiata, furibonda, la polemica per i controlli della Gdf a Cortina. Nella storica località di villeggiatura invernal-altoborghese, gli altarini da svelare non sono mancati, come auto extralusso risultate intestate a asoggetti che ufficialmente dichiarano di guadagnare poco più di 30mila euro l’anno. Il leghista Zaia è salito sulle barricate: “Che non sia solo una operazione mediatica. Ora controlli al sud Italia“.
“L’operazione messa in campo a Cortina lo scorso 30 dicembre” osserva l’Agenzia per le Entrate “che ha impegnato 80 agenti per effettuare i controlli in 35 esercizi commerciali, su un totale di quasi 1.000 presenti nella località turistica delle Dolomiti, ha portato risultati e informazioni utili per il recupero dell’evasione”
