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EVELINA E LE FATE - Simona Baldelli

Creato il 16 luglio 2013 da Lalettricerampante
EVELINA E LE FATE - Simona Baldelli Devo per forza iniziare questa recensione con una piccola considerazione, forse un po' banale. Ogni giorno escono in Italia una cosa come trecento libri. Trecento libri. Al giorno. Nemmeno il lettore più accanito riuscirebbe a stare dietro a tutte queste uscite, anche se eliminasse tutti quelli che per gusto personale non leggerebbe comunque. Il rischio è quindi quello di lasciarsi sfuggire qualcosa che invece meriterebbe tutta la nostra attenzione. 
Evelina e le fate è uno di quei libri che ho quasi rischiato di perdere. Ne avevo sentito parlare, mi ero fermata a contemplare la sua copertina un paio di volte in libreria, ma credo che non l'avrei mai comprato, non nell'immediato futuro almeno. Poi l'autrice mi ha scritto e mi ha chiesto se mi avrebbe fatto piacere leggerlo e darle un parere. Ho accettato, anche se sono sempre un po' titubante di fronte a queste richieste per paura di trovarmi poi a leggere qualcosa che non sia di mio gusto. E invece, adesso sono qui, a parlarvi di un libro che merita sicuramente di non perdersi in mezzo al marasma di tutte le nuove uscite.
Siamo in un paese della provincia di Pesaro, negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Evelina ha cinque anni e si trova ad affrontare qualcosa di molto più grande di lei. Ci sono gli sfollati, che arrivano nel podere di famiglia in cerca di un tetto. Ci sono gli aerei che bombardano. Ci sono i tedeschi che potrebbero arrivare da un momento all'altro, così come gli alleati. Ci sono i partigiani, che spuntano all'improvviso dalla campagna. C'è una principessa nascosta sotto una botola del granaio, che ucciderebbe chiunque la vedesse in faccia e che aspetta arrivi finalmente, anche per lei, il lieto fine. E ci sono anche due le fate, la Nera e la Sciapa, che accompagnano Evelina e la sua famiglia in tutto questo, proteggendola e e cercando di renderle il tutto meno difficile e doloroso. Se mai sia possibile farlo.  Evelina è una bambina sveglia, per i suoi cinque anni. Capisce che la madre non sta bene, capisce che sta succedendo qualcosa di strano, capisce che il mondo non dovrebbe andare così e che non sempre sono i cattivi a morire. Eppure non perde mai la sua purezza e la sua innocenza, anche di fronte agli episodi più terribili, grazie soprattutto alle due fate. Al punto che alla fine si è quasi convinti della loro esistenza, proprio come lo è la bambina.
Non è semplice riuscire a narrare quel particolare periodo storico attraverso gli occhi di un bambino, eppure l'autrice ci riesce abbastanza bene, soprattutto considerando che questo è il suo esordio narrativo. Lo stile è semplice e diretto, credibile per una bambina di quell'età. A complicare un po' la lettura c'è però l'utilizzo del dialetto nei dialoghi, non sempre facile da comprendere e che alla lunga scoraggia un po', portandoti a volte a saltarli in tronco.
Ma se si riesce a superare questo scoglio, ci si rende conto di quale grande valore abbia questo libro nei confronti di un passato e di una memoria che a poco a poco, per via del tempo che passa, si sta un po' sbiadendo. Simona Baldelli racconta un pezzo della storia d'Italia, che non dovrebbe essere dimenticato, riportando in luce e mettendo per iscritto i ricordi di chi quell'epoca l'ha vissuta, senza che abbia poi grossa importanza in quale schieramento fosse.
Evelina, il suo mondo e le sue fate meritano sicuramente di essere conosciute.
Titolo: Evelina e le fate Autore: Simona Baldelli Pagine: 256 Anno di pubblicazione: 2013 Editore: Giunti ISBN: 978-8809778382 Prezzo di copertina: 12 € Acquista su Amazon: formato brossura: Evelina e le fate formato ebook: Evelina e le fate (Italiana)

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