Ok, sono un po’ in ritardo con pubblicare questo post, ma gli impegni si sono moltiplicati sotto i miei occhi e la salute non ha voluto assistermi con influenze plurime che hanno attaccato il mio tempo libero. Ma meglio tardi che mai…
…un breve resoconto fotografico e qualche consiglio rubato agli chef in questa bella esperienza che ma ha vista protagonista insieme a molte amiche (Irene Prandi, Valentina Masotti, Ale Giovanile….) e alla mia mamma qualche settimana fa a Torino, nella sede della Città del Gusto del Gambero Rosso. In questa bella giornata si è voluto rendere omaggio ad uno dei prodotti più versatili e diffusi al mondo per cui l’Italia (credeteci pure, io all’inizio ho avuto qualche dubbio, il risotto lo si fa solo da noi!!!) è riconosciuta nel mondo: il Riso!
Il Riso appunto ha fatto da fil rouge per laboratori, degustazioni e showcooking con la presentazione con piccoli e grandi risicultori del territorio e l’intervento di formativo di Promoriso.
Protagonisti
- Cascina Valdemino
- Riso Acquerello
- Cascina Caia (Riso Ferraris) e lo chef Ettore Bocchia
- Riso Anna
- Tenuta Malfatta
Alcuni suggerimenti carpiti qua e là
- La tostatura del riso perfetta? Riso lucido e caldo al tatto!
- La mantecatura? Fuori dal fuoco con burro e parmigiano (se sposa la ricetta) e una componente acida (aceto, limone…)
- Lo zafferano? Lo potete sciogliere nel brodo, o addirittura fare il brodo di zafferano con cui cuocere il riso.
- Equilibrio del piatto? La vostra proposta (e il riso è davverro versatile, come potrete già vedere dai pochi esempi che vi riporto qui sotto e che abbiamo sperimentato nelle cucine del Gambero Rosso!) deve contenere tutti e 4 quattro le percezioni fondamentali: dolce, acido, salato, amaro.
…Alla prossima avventura….
E Buon Riso!!!!