(USA 2011) Regia: Kenneth Branagh Cast: Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tom Hiddleston, Stellan Skarsgard, Kat Dennings, Anthony Hopkins, Idris Elba, Clark Gregg, Colm Feore, Josh Dallas, Jaimie Alexander, Rene Russo Genere: supereroico Se ti piace guarda anche: Transformers, Hulk, Iron Man, L’apprendista stregone
Oddio che palle questi film che vanno a scavare nel passato, tipo 3000 anni fa, inventandosi storie in cui ci sono dei giganti di ghiaccio che hanno invaso la terra, oppure vampiri e lycan come nell’assurda trilogia di Underworld. No, non è vero. Andatevi a leggere i libri di storia: vi è pero caso traccia di queste minchiate? Ok, anche in serie come True Blood o The Vampire Diaries succedono delle cose pazzesche che poco hanno a che vedere con la realtà, però perlomeno non pretendono di andare a riscrivere la storia inserendoci dei mostri immaginari. Solo Quentin Tarantino può riscrivere la storia. In meglio.
L'attore precedentemente conosciuto come Anthony Hopkins
E vabbè, com’è o come non è, ma secondo questo film nel passato remoto dell’umanità c’è stato questo attacco da parte di ‘sti presunti giganti di ghiaccio, fino a che un mega re galattico non ha ristabilito la pace in modi che non ho capito perché la mia mente era troppo impegnata a chiedersi: “Ma quando la finiamo con ‘ste fanta-menate e facciamo apparire per magia Natalie Portman?” Anche perché vedere Anthony Hopkins in versione re degli Dei con una benda all’occhio per me non è proprio il massimo della vita, anche perché ricordate… Solo Quentin Tarantino può bendare i suoi attori, o meglio attrici, senza farli apparire ridicoli.Comunque Thor ascende al potere con tanto di martello che più tardi avrebbe ispirato una celebre canzone di Rita Pavone e in testa indossa un ridicolo elmetto alla Asterix.
"Finché non arriva Ghedini non apro bocca, cribbio!"
Nei panni di Thor il martellatore intergalattico troviamo il muscoloso Chris Hemsworth, il fratello di Liam Hemsworth (l’uomo che invece si martella Hannah Montanal). Più promettente l’interprete di suo fratello, Tom Hiddleston, attore dal volto a metà tra Michael Fassbender e Marco Travaglio (proprio così!) da valutare in futuro possibilmente in un film più appetitoso su un piano recitativo. Kenneth Branagh seduto sul trono di regia come al solito cerca di dare alla storia un afflato shakespeariano, confermandosi la groupie numero 1 del Bardo, peccato che nelle scene spettacolari e nei momenti d’azione con le sue inquadrature sbilenche si riveli adeguato quanto la manovra fiscale di Tremonti per risolvere i problemi dell’Italia, dell’Europa e forse dell’umanità intera. Quello lascialo fare a Thor, mio caro (si fa per dire, eh) Giulio.Il rivale di Thor? Marco Travaglio...
I paesaggi e la fotografia del film fanno tanto new-age a metà strada tra 300 e Avatar, cioè una roba che più finta non potrebbe apparire e certo non aiuta a dare credibilità a una storia che come abbiamo già visto è un filino sull’assurdo andante. Ma la classica ciliegina sulla torta è il tono epico urlato usato da Thor e dagli altri personaggi ogni volta che aprono bocca: “Io sono Thor, figlio di Odino!” Cosa che dovrebbe provocare come risposta automatica un generatore di insulti random in romanesco tipo: “Ma vattelo a pija in quel posto, a fijo de ‘na mignotta!”Non avendo niente di meglio da fare, Thor decide di andare in gita in BMX con i suoi super amici su un pianeta popolato da esseri schifosi che al confronto Roberto Ferrari di Radio Deejay e Ribéry sono belli. La cosa scatena un’ovvia guerra interplanetaria. Anthony Hopkins giustamente non prende bene la notizia e decide di esiliare il figlio
Meno male che Natalie c'è!
Dopo una lunga prima parte che sembra una versione brutta, ma brutta brutta brutta, di fantasy come Il signore degli anelli e Game of Thrones, finalmente inizia l’avventura sulla Terra, in cui Thor sbraita come al solito e si comporta come un pazzo psicopatico, cosa che però fatta sul nostro pianeta suscita un notevole effetto comico. A colpi di tranquillanti in dosi da elefante viene finalmente sedato da un tipo che gli grida: “Benvenuto sulla Terra, stronzetto! Hai finito di urlare, adesso?”Il film procede dunque su due piani, entrambi sul ridicolo andante ma con effetti molto differenti: in uno, quello spaziale, è un ridicolo odioso fatto di discorsi strampalati e urla (ma basta urlare, razza di trogloditi, altroché Dei!); nell’altro, quello sulla Terra, è un ridicolo divertente, con scene esilaranti come Thor che mangia più di Obelix e distrugge un bicchiere in segno di gradimento di una bibita. In più ci sono Natalie Portman scienziata stile Jodie Foster in Contact, Stellan Skarsgard in versione professorone di ‘sta cippa e una divertente Kat Dennings (ora anche nella nuova spassosa sitcom 2 Broke Girls) molto indie-nerd; una Scooby Gang talmente assurda da apparire come l’unica cosa sensata della storia (perché ad esempio Thor parla la lingua degli umani?) ed è in grado di salvare la visione dallo sprofondare nel baratro della noia più totale.
E meno male che anche Kat c'è!
L’apice del trash lo si raggiunge però con l’arrivo dei super amici di Thor sulla Terra, che sembrano dei fanatici di World of Warcraft appena usciti dal Comic-Con. Cosa che mi porta a chiedere: “Ma perché diavolo ho visto questo film?” Ah già, perché c’era Natalie Portman! Chiudo gridando una cosa al mondo intero: “Io sono Cannibal Kid, figlio di Anthony “Hannibal Lecter” Hopkins!”Generatore automatico di insulti random in romanesco: “Ah Cannibale, li mortacci tua, avé un fijo come te è peggio che avé un fijo daa Lazio!” (voto 5/10)