“Him The Almighty Power” introduce Cauldron Messiah tramite il ricorso a sonorità disturbanti che poco lasciano presagire riguardo la direzione che prenderà. Nonostante a prevalere siano atmosfere rarefatte di matrice doom, in esso convogliano molteplici sfumature, in parte ascrivibili ai primordi black/thrash. L’elemento comune che lo attraversa è da ricercarsi nelle liriche horrorifiche e nella produzione volutamente torbida, che permette l’amalgamarsi dei differenti input che ad esempio confluiscono in “Let The Dragon Be My Guide”. Le accelerazioni presenti in questa canzone sfociano in un epilogo caotico sorretto da linee vocali ruvide, la cui drammaticità viene esasperata nella catacombale “Reino Sangrento”. Da qui in poi faranno la loro comparsa influssi di ispirazione anni Settanta e un pizzico di groove (“Push Angie Back Into The Swamp”), il tutto filtrato attraverso ritmiche insinuanti e con un approccio violento alla materia. Gli Evil Spirit sono riusciti a reinterpretare l’heavy metal degli albori conferendogli una rinnovata forma esteriore. Appreciate the wild beauty, appreciate the morbid vibe, appreciate this precious prey… You shall bow to the Cauldron Messiah!
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