Il consigliere comunale di Rinnova Soresina! Giuseppe Mametti, consultato telefonicamente, ha subito risposto alle sorprendenti dichiarazioni dell’ingegner Cremaschini, che sostiene che tutto è sotto controllo, allarmi non ce ne sono: “E allora perché ha scritto quel piano industriale? Lo ha firmato lui, con il presidente Lupinacci – ribatte Mametti – ma non intendo dare la responsabilità al presidente che è appena arrivato, bensì a Cremaschini, che guida l’azienda da direttore da molto tempo”. Il piano industriale parla da solo: francamente non comprendo l’autodifesa dell’ingegner Cremaschini. Quali informazioni rassicuranti dà quel piano industriale, che è un documento pubblico, e che lecitamente i consiglieri di minoranza si sono procurati con un semplice accesso agli atti? Nessuna rassicurazione. Non si parla d’altro che di debiti e deficit. E’ questa la situazione tranquilla? Che ormai diversi cittadini abbiano lasciato l’ex Aspm per scegliere altri gestori di servizi non è affatto un mistero.
Se la situazione è tranquilla allora, incide Mametti sulla tabula rasa di chi considera con curiosa leggerezza il proprio ruolo “bisogna proprio scrivere quel piano industriale, che sin dalle prime righe dichiara in modo semplice diretto quanto sia pericolosa la situazione di Soresina Reti Impianti? Se fossi il sindaco, convocherei un consiglio comunale aperto e poi un’assemblea pubblica, per spiegare ai cittadini qual è la situazione di un’azienda così importante” ha aggiunto Giuseppe Mametti. Questo metodo di condivisione con i cittadini dei problemi e delle conseguenti strategie per risolverli non appartiene evidentemente alla sensibilità, alla cultura del sindaco Monfrini, il quale soprattutto non intende assolutamente lanciare alcun allarme.
L’azienda affonda, precipita: è il piano industriale che preoccupa. La speranza è che si salvi il salvabile e che i posti di lavoro non corrano alcuna difficoltà.
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