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Ex Jugoslavia. Tpiy, ‘Il 24 marzo sentenza del processo contro Radovan Karadzic’, ma la giustizia è a senso unico

Creato il 18 febbraio 2016 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

karadzic_radovandi Giacomo Dolzani

Il Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia (Tpiy) ha annunciato oggi che il 24 marzo prossimo verrà emessa la sentenza del processo contro Radovan Karadzic, presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina dal 7 aprile 1992 al 19 luglio 1996 ed uno dei leader che giocarono un ruolo fondamentale nella guerra che sconvolse la Jugoslavia dal 1991 al 1996.
Il politico serbo, oggi settantenne, è infatti accusato di essere uno degli organizzatori e tra i maggiori responsabili dei massacri perpetrati in Bosnia contro la popolazione croata e musulmana, portati avanti con l’obbiettivo di compiere una pulizia etnica nei territori occupati dalle truppe serbe.
Uno degli episodi simbolo del genocidio di cui Karadzic è accusato è la strage avvenuta nell’enclave di Srebrenica, perpetrata dalle forze del generale Ratko Mladic nel luglio 1995 e che Karadzic avrebbe ordinato.
Nella sua arringa finale il leader serbo, che non riconoscendo il tribunale ha rifiutato un avvocato decidendo di autodifendersi, ha infatti riconosciuto che in occasione del conflitto si sono verificati episodi che lui stesso ha definito orrendi, specificando però che questi sono le conseguenze di ogni guerra e che non c’è mai stata, da parte sua, l’intenzione di compiere un genocidio, versione questa esposta già in passato in un’intervista rilasciata a Notizie Geopolitiche.
La risposta dell’accusa è stata però che, episodi di sterminio e di aggressione così sistematici contro la popolazione civile, sono la prova che invece ci sia stata, da parte serba, un’attenta pianificazione di una pulizia etnica, della quale Karadzic sarebbe stato uno dei principali ideatori ed esecutori.
Radovan Karadzic si trova nel carcere speciale de l’Aja dal 29 luglio 2008, arrestato dopo 13 anni di latitanza; molti dei leader serbi, quali il presidente della Repubblica Federale di Jugoslavia Slobodan Milosevic, morto in prigione nel 2006, sono già stati processati e condannati.
Nonostante i massacri da loro perpetrati siano stati altrettanto efferati quali quelli compiuti dalle forze serbe, quasi nessuno dei criminali musulmani e croati è stato invece sottoposto ad alcun tipo di processo, lasciando molti crimini impuniti e migliaia di vittime senza giustizia.

da Notizie Geopolitiche



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