Exif è stato creato dalla Japan Electronic Industries Development Association (JEIDA). La versione 2.1 delle specifiche è datata 12 giugno 1998, e la versione 2.2 è dell'aprile 2002 ed è anche conosciuta come Exif Print. Exif ad oggi non è supportata da aziende od organizzazioni che seguono gli standard, tuttavia è il formato utilizzato da tutti i produttori di fotocamere.
La struttura dei tag Exif è ripresa da quella dei file TIFF. C'è una grossa sovrapposizione fra i tags definiti negli standard TIFF, Exif, TIFF/EP e DCF.
I tag di metadati definiti nello standard Exif coprono un vasto spettro includendo:
- Informazioni di date ed ora. Le fotocamere digitali registrano la date e l'orario corrente in questi metadati.
- Impostazioni della fotocamera. Queste includono informazioni statiche come il modello ed il produttore della fotocamera, ed informazioni varie per ciascuna immagine come l'orientamento, l'apertura, la velocità dello scatto, la lunghezza focale, il bilanciamento del bianco, e le informazioni di velocità ISO impostate.
- Una miniatura per visualizzare un'anteprima sul display LCD della fotocamera, nei file manager, oppure nei software di fotoritocco.
- Descrizioni ed informazioni di copyright.
Questa informazione si può aggiungere lanciando i dati di log del ricevitore GPS, combinandoli successivamente utilizzando programmi come un GPSPhotoLinker
Supporto software .
I dati Exif sono inseriti nel file d'immagine stesso. Mentre molti programmi di fotoritocco riconoscono i dati Exif e ne mantengono molti di questi quando riscrivono l'immagine modificata, questo non è valido per molti programmi più vecchi.
Inoltre, molti programmi di foto-gallery riconoscono i dati Exif ed opzionalmente li visualizzano accanto alle immagini.
Problemi.
Oltre a non essere uno standard manutenuto, il formato Exif ha un certo numero di svantaggi, principalmente concernenti all'utilizzo della struttura legacy di partenza, che includono:
La derivazione del formato Exif dalla struttura dei TIFF usando offset di puntatori nei file significa che i dati possono essere sparsi ovunque all'interno del file, il che significa che i software possono corrompere ogni puntatore o i corrispondenti dati che esso non sarà decodificato/codificato. Questo è il motivo per cui molti editor di immagini danneggiano o eliminano i dati Exif (particolarmente i MakerNote) dopo il salvataggio del file.
Lo standard definisce un tag MakerNote, che permette al produttore della fotocamera di scrivere metadati in qualsiasi formato personalizzato internamente al file.
È utilizzato in maniera sempre più frequente dalle aziende produttrici di macchine fotografiche digitali per memorizzare una miriade di impostazioni non elencate nello standard Exif, come le modalità di scatto, le impostazioni post-processo, il numero seriale, le modalità di focus, ecc.
Dal momento che il formato di questo tag è proprietario e specifico per il produttore, può essere molto difficile recuperare queste informazioni da un'immagine (o opportunamente preservarle durante la riscrittura dell'immagine). Alcuni produttori criptano porzioni delle informazioni; per esempio, Nikon cripta i dati di dettaglio delle lenti nelle nuove versioni dei propri dati MakerNote.
Lo standard permette solo i file TIFF oppure JPEG — non ci sono misure per un tipo di file "raw" che possa essere direttamente inviato come dump da un sensore. Questo ha spinto i produttori ad inventare molti formati di file "raw" proprietari ed incompatibili.
Per risolvere questo problema, Adobe ha sviluppato il formato DNG (un formato raw TIFF-based), nella speranza che i produttori vogliano standardizzarsi su di un singolo, formato di file raw.
Lo standard Exif dichiara specificamente che la profondità del colore è sempre di 24 bit. Molte macchine fotografiche moderne possono catturare molti più dati di questi (per esempio la Nikon D70 permette 36 bit di colore per il pixel). Poiché i file Exif/DCF non possono rappresentare questa intensità di colore, molti fornitori hanno sviluppato un formato RAW proprietario ed incompatibile.
La maggior parte delle macchine fotografiche digitali possono anche catturare video - lo standard Exif non è previsto per i file video.
Exif è molto spesso usato nelle immagini generate da scanner, ciononostante lo standard non prevede alcuna informazione specifica per gli scanner.
Il software di manipolazione fotografica a volte non riesce ad aggiornare la miniatura inclusa dopo un'operazione di modifica, con la possibilità che si induca un utente a pubblicare involontariamente le informazioni non corrette.
I metadati Exif sono vincolati ad una dimensioni di 64 Kb nei JPEG poiché secondo la specifica queste informazioni devono essere contenute all'interno di singolo segmento JPEG APP1. Anche se le estensioni FlashPix permettono che le informazioni usino multipli segmenti APP2 JPEG, queste non sono molto comuni.
Ciò ha spinto alcuni fornitori di macchine fotografiche a sviluppare tecniche non standard per immagazzinare le grandi anteprime di immagini usate da alcune macchine digitali per la presentazione su LCD.
Queste estensioni non standard normalmente sono perse se un utente risalva l'immagine usando un editor di immagini, con la possibilità che l'immagine sia incompatibile con la macchina fotografica originale che l'ha generata.
Alternative.
Extensible Metadata Platform (XMP) è stato creato da Adobe Systems come miglior formato di metadati per fotografia ed image processing. Ciò nonostante, è scarsamente supportato dalle fotocamere.
La seguente tabella visualizza i dati Exif per una foto effettuata con una tipica fotocamera digitale. Notare che le informazioni di authorship e copyright non sono generalmente fornite dalle fotocamere, così possono essere inserite successivamente.
Tag Valore
Manufacturer CASIO
Model QV-4000
Orientation top - left
Software Ver1.01
Date and Time 2003:08:11 16:45:32
YCbCr Positioning centered
Compression JPEG compression
x-Resolution 72.00
y-Resolution 72.00
Resolution Unit Inch
Exposure Time 1/659 sec.
FNumber f/4.0
ExposureProgram Normal program
Exif Version Exif Version 2.1
Date and Time (original) 2003:08:11 16:45:32
Date and Time (digitized) 2003:08:11 16:45:32
ComponentsConfiguration Y Cb Cr -
Compressed Bits per Pixel 4.01
Exposure Bias 0.0
MaxApertureValue 2.00
Metering Mode Pattern
Flash Flash did not fire.
Focal Length 20.1 mm
MakerNote 432 bytes unknown data
FlashPixVersion FlashPix Version 1.0
Color Space sRGB
PixelXDimension 2240
PixelYDimension 1680
File Source DSC
InteroperabilityIndex R98
InteroperabilityVersion (null)
La specifica Exif include anche una descrizione FPXR (FlashPix-Ready) informazione che può essere registrata nell'APP2 di un'immagine JPEG utilizzando una struttura simile a quella di un file FlashPix.[3]
Queste estensioni FlashPix permettono di preservare informazioni durante le conversioni tra immagini FPXR JPEG e FlashPix. La FPXR può essere trovata nelle immagini di alcuni modelli di fotocamere digitali di Kodak ed Hewlett-Packard. Di seguito un esempio delle informazioni FPXR riprese da un'immagine JPEG scattata dalla fotocamera Kodak EasyShare V570:
Tag Valore
Code Page 1200
Used Extension Numbers 1
Extension Name Screen nail
Extension Class ID 10000230-6FC0-11D0-BD01-00609719A180
Extension Persistence Invalidated By Modification
Extension Create Date 2003:03:29 17:47:50
Extension Modify Date 2003:03:29 17:47:50
Creating Application Picoss
Extension Description Presized image for LCD display
Storage-Stream Pathname /.Screen Nail_bd0100609719a180
Screen Nail (124498 bytes of data containing 640x480 JPEG preview image)
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