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Exif: ciò che un’immagine ci racconta

Creato il 21 maggio 2012 da Hnikarr
Dopo un fine settimana all’insegna di terremoti e altro, torniamo a parlare di argomenti più tranquilli, sperando che la casa non ricominci a ballare. L’argomento di oggi è qualcosa che i fotografi e fotoamatori conosceranno probabilmente bene, ossia gli Exif. Exif è una sigla per Exchangeable Image File Format, cioè un formato standard per inserire in una foto svariati tipi di tag, informazioni su come e quando la foto è stata scattata. Per intenderci, sono informazioni simili a quelle che possiamo trovare all’interno di un documento di testo prodotto da Word o Writer e che ci segnalano il titolo, l’autore, l’ultima modifica, il numero di caratteri e così via, oppure i metadati che includiamo in un Epub. Exif non è quindi un formato di file, ma una serie di regole che specifica come devono essere inserite le informazioni supplementari all’interno di una immagine, solitamente in formato JPG (o anche TIF). Di norma, possiamo trovare queste informazioni all’interno di qualsiasi fotografia prodotta con una fotocamera digitale, oppure con uno smartphone e apparecchi simili. Sempre di norma, non ci dobbiamo preoccupare di inserire questi dati, perché è lo strumento stesso che noi utilizziamo ad aggiungerli per noi; dovremo semmai preoccuparci di cosa è stato aggiunto se e quando decideremo di condividere la foto, ma questo è un discorso che faremo dopo. In una foto, i dati Exif includono di solito la data e l’ora in cui la foto è stata scattata, il tipo di fotocamera utilizzato, la dimensione della foto in pixel, l’utilizzo o meno del flash, il tipo di esposizione, il tipo di lente, la risoluzione, eccetera eccetera. In pratica, una montagna di dati su come è stata scattata la foto, inclusa una piccola versione (thumbnail) della foto stessa, utile per le anteprime. In alcuni casi, soprattutto se avete utilizzato uno smartphone per scattare la foto, tra i dati potrebbe esserci anche il luogo in cui la foto è stata scattata: lo standard Exif supporta anche i tag di localizzazione e, se il vostro strumento possiede un GPS o un servizio analogo per determinare il posto in cui vi trovate, è molto probabile che anche questa informazione finirà dentro le vostre foto. Per vedere i dati Exif di una fotografia, esistono diversi programmi, a seconda di dove e come intendete vedere questi dati. Una prima risorsa è il sistema operativo del computer, che nelle proprietà di un file ci permette di vere un’anteprima con alcuni dei tag inclusi in una foto. Su un sistema operativo Windows, ad esempio, è sufficiente cliccare col tasto destro sul file di una foto e selezionare “Proprietà” dal menu contestuale, proprio come succede anche nelle distribuzioni Linux con Gnome come desktop: sempre “tasto destro” e “Proprietà”. Per visualizzare tutti i tag, però, è necessario ricorrere a programmi specifici, oppure a risorse online: un esempio di programma per la visualizzazione completa dei dati Exif è Opanda IExif (gratuito), mentre un sito che offre lo stesso servizio è Jeffrey’s Exif Viewer, che potete vedere qui sotto: Exif: ciò che un’immagine ci racconta
Se preferite, esistono anche diverse estensioni per Firefox o Google Chrome, che permettono di visualizzare i dati Exif delle immagini che troverete durante la navigazione. Anche i siti di condivisione specializzati in immagini, come Flickr e Picasa, permettono di solito di visualizzare i dati delle foto che avete caricato. Tutte queste informazioni inserite in ogni foto possono rivelarsi sia utili che dannose, come succede per ogni altra cosa. Per chiunque sia interessato alla fotografia, sia come semplice osservatore che come fotografo dilettante, studiare i dati Exif di una foto può essere istruttivo: permettono di capire come è stata scattata una foto, quali impostazioni il fotografo ha selezionato, di quali strumenti ha avuto bisogno per ottenere un dato risultato, e così via. In un certo senso, permettono di sbirciare un fotografo da sopra la spalla, mentre sta scattando la sua foto. E fin qui, niente di male: sono un utile strumento educativo. Da un altro punto di vista, però, condividere una fotografia con tutti i suoi dati Exif può essere rischioso. Data e orario non costituiscono un grande problema, così come non lo costituiscono il tipo di fotocamera utilizzato o altre informazioni tecniche, a meno che non siate fanatici della privacy; le informazioni sul luogo in cui avete scattato una foto, invece, possono essere già più rischiose da condividere con tutto il mondo, se la foto in questione non include già segni riconoscibili del luogo in cui è stata scattata (tipo un monumento che chiunque potrebbe riconoscere, oppure il cartello col nome della città). Soprattutto, i dati Exif includono una miniatura della foto: se voi modificate la foto originale, per nascondere una faccia o qualche altro elemento, la miniatura non sarà modificata e continuerà a mostrare la foto originale, il che probabilmente non corrisponde alle vostre intenzioni. Per risolvere questo problema, alcuni siti si preoccupano di rimuovere i dati Exif dalle foto che voi caricate: succede ad esempio con Facebook (di solito) e più in generale con tutti quei siti che non mostrano l’immagine originale, ma una sua versione ridimensionata e modificata. Non è comunque saggio affidarsi all’intervento del sito, se vogliamo rimuovere dati compromettenti da una foto: ci sono diversi programmi per modificare e rimuovere manualmente i dati Exif, come EXIFeditor o Opanda PowerExif (che è a pagamento), ma in molti casi è sufficiente modificare una immagine utilizzando un qualsiasi programma di grafica, per provocare (volontariamente o meno) la perdita dei tag Exif, se al momento del salvataggio le impostazioni non sono selezionate correttamente. In ogni caso, prima di condividere una fotografia è sempre opportuno verificare cosa si stia per condividere e rimuovere i dati che preferiamo tenere per noi.

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