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Exit through The Gift Shop di Banksy alla Fabbrica del Vapore

Creato il 20 novembre 2011 da Pulledupzine @PulledUpZine

Pulled up ha assistito alla serata BanksyWe are all fakes”, evento organizzato da Madeinart in occasione dell’uscita in Italia del dvd del primo disaster movie sulla street art: Exit through The Gift Shop di Banksy edito da Feltrinelli Real Cinema.

Il mockumentary, presentato al Sundance Film Festival e al Festival di Berlino e candidato all’Oscar 2011 per miglior documentario, mostra la storia e la diffusione della street art con gli occhi di Thierry Guetta (noto come MBW), bizzarro personaggio che grazie ad una passione smodata per la videocamera è arrivato a conoscere gli street artist più famosi, fino a seguirli nelle loro imprese, raccogliendo così un’enorme quantità di materiale sul fenomeno nel periodo di maggiore crescita (gli anni ’90). Ciò che rende ancora più affascinante e curiosa la storia di Thierry è l’incontro con Banksy, il più grande ed enigmatico street artist, che accetta di farsi filmare (nonostante tenga in maniera assoluta all’anonimato) durante i suoi lavori. L’incontro tra i due assume però una strana piega…Guetta comincia ad appassionarsi sempre più alla street art fino a cominciare a produrre lui stesso delle opere e passando, quindi, dall’altra parte dell’obiettivo. Nasce così MrBrainwash (MBW), una sorta di alter ego di Banksy, un “fake”, una delle tante provocazioni in perfetto stile satirico come tutte le opere del famoso street artist.

Da segnalare la fantastica colonna sonora del documentario composta da Geoff Barrow, con la musica di Roni Size e la partecipazione di famosi street artisti internazionali come Space Invader, Shepard Fairey e Rhys Ifans.

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L’evento ha offerto, inoltre, un’occasione in più per osservare da vicino l’installazione di un altro importante artista britannico: il Dirty Corner di Anish Kapoor. Se Banksy predilige gli spazi aperti, Kapoor, invece, preferisce scovare spazi chiusi ed inanimati per trasformarli sfidando le leggi della fisica. Per la Fabbrica del Vapore ha infatti creato una monumentale installazione in acciaio, un tunnel buio lungo circa 60 mt e alto 8, all’interno del quale lo spettatore è invitato ad entrare sfidando la propria immaginazione e le proprie emozioni. L’opera viene coperta progressivamente da una montagna di terra rossa, movimentata da un sistema di nastri trasportatori.

Tra dj set e centinaia di appassionati, la serata ha offerto un’altra sorpresa: la possibilità di assistere al live painting di Ozmo, famoso esponente della street art italiana. Che dire? Una fantastica serata all’insegna dell’arte contemporanea. In attesa del prossimo interessante appuntamento, Pulled up continuerà ad informarvi sugli eventi in corso. Stay tuned!

M.D.


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