Immaginiamo una serra che galleggi in un fiume, che rispetti l’ambiente, che sfrutti le energie rinnovabili e che riesca a produrre un quantitativo di alimenti necessario per due famiglie.
Sembrerebbe un progetto irrealizzabile, ma invece la serra galleggiante, tecnicamente Jellyfish Barge, è stata realizzata per Expo 2015 ed è già ancorata sull’Arno a Firenze.
E per di più si tratta di una novità tutta made in Italy: realizzata su progetto di Pnat Srl- Dispaa dell’Università di Firenze e finanziato dalla Regione Toscana, ha portato la regione ad essere tra i 5 finalisti mondiali del premio indetto dalle Nazioni Unite “Union Ideas for Change Awards”.
Jellyfish Barge rispetta in pieno lo spirito di Expo 2015, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, in quanto garantirà un risparmio di acqua dolce del 70 % rispetto alle colture tradizionali grazie al sistema di riutilizzo idrico, attingendo dalle piogge e dalle acque salate depurate naturalmente grazie alla luce solare, e sfrutterà le energie rinnovabili grazie a pannelli fotovoltaici, piccole pale eoliche e un piccolo sistema che sfrutta il moto delle onde per produrre elettricità.
Si tratta quindi di un impianto di coltivazione che rispetta in toto l’ambiente: anche la base di legno su cui poggia la serra in vetro poggia su uno strato di plastica riciclata che permette all’intero sistema di galleggiare.
Jellyfish Barge sarà visibile dal 1 maggio, in occasione dell’apertura dei battenti di Expo 2015, e rimarrà fino a settembre a Firenze, posta in Arno all’altezza di Ponte San Niccolò, con la speranza che sia l’inizio di un’inversione di tendenza e che non rimanga solo un paradiso galleggiante nel mare dello sfruttamento ambientale.