EXPO 2015 – Ad ogni cibo il suo vestito!

Non potevo mancare la visita all’ Expo …quindi lo scorso week-end sono partita alla scoperta dell’ Esposizione Universale che ci ha fatto tanto discutere nel bene e nel male.

Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, il tema dell’edizione Milano 2015.

Il cibo è il protagonista principale e tutto ruota intorno ad esso, anche la moda, legata alla cultura e alle tradizioni dei numerosi Paesi che popolano dal 1′ maggio al 31 ottobre un milione di metri quadri appena fuori Milano.

E’ stato a dir poco entusiasmante fare il giro del mondo in 48 ore, tra leccornie, colori, arte e moda!

Tra i colori in assoluto più belli, gli abiti tradizionali delle donne della Malaysia che ho beccato al volo durante la sfilata per la loro Festa Nazionale. I ricami dorati delle casacche Uzbeche un altro spettacolo! Divertente la divisa delle hostess del padiglione Brasile, richiama lo spirito carnevalesco tipico del posto.

Il profumo dell’Africa tra caffè, cereali e stoffa. L’anima della sua gente si riflette nelle tinte sgargianti di abiti, scarpe, copricapo, borse, gioielli. I sorrisi più belli li ho trovati qui. Benin, Guinea, Tanzania… paesi difficili ma che non si perdono d’animo, la gioia che sprigionano le loro tipiche stampe floreali è un inno alla vita.

In Turkmenistan mi sono follemente innamorata di un abito verde dai dettagli, ricamati con estrema precisione, giallo e corallo, modello sirena.

In Francia son rimasta folgorata da un abito biodegradabile, creato interamente con fibre vegetali: mais, barbabietola, guscio d’uovo, polimero di olio di ricino e cotone, in perfetta sintonia con il tema dell’EXPO. Materie innovative e visionarie che fanno del vestito un’opera d’arte (by A+Z Design). Una favola…

Tanto lusso nel quartier generale del Qatar. Le donne più belle dell’Expo sono qui. Un pò di Chanel, Gucci e Hermès e non avrete più voglia di lasciare questo padiglione!!! Eleganza raffinata anche nelle cover degli I-phone total gold. Non son da meno le hostess dell’imponente padiglione degli Emirati Arabi Uniti e della sua compagnia aerea Etihad Airways. Curatissime in ogni dettaglio, il loro make-up è impeccabile (anche se troppo abbondante!).

L’intensità dell’Africa non lascia nè il mio spirito nè quello della mia piccola fidata Nikon. Un sorriso sempre pronto, fiero mostra la sua cornice: colore, allegria, tessuti leggeri, morbidi, impreziositi da ciò che Madre Natura regala a queste terre. In Togo, Mozambico, Ruanda e Congo gli accessori sono fondamentali.

Spostiamoci in Europa. In Polonia scarsa esposizione di tessuti, peccato perchè le gigantografie nella sala rossa delle proiezioni all’interno del padiglione introducono abiti tradizionali dai colori intensi e dai ricami preziosi che avrei preferito vedere dal vivo. In Estonia sono più schematici e tra il profumo legnoso che accompagna la visita, in esposizione trovo solo delle cuffiette colorate in lana…che sia un monito per i potenziali turisti che intendono esplorare l’Europa del Nord?! E poi giù in Ungheria. Qui per mia fortuna becco uno spettacolo di danza tradizionale con meravigliosi abiti plissettati (quello azzuro mi ricorda Alice In Wonderland). I ricami fitti di perline nelle cuffie copricapo, la precisione geometrica nell’hair-style, anche qui i colori sono vivaci, sublimati dai ricami folkloristici detti Matyò. Affianco alla tradizione l’Ungheria sceglie di dedicare una parete alla storia della sua moda, dai primi servizi fotografici in costume d’epoca alle fashion blogger di adesso, passando per un’esposizione di una manciata di outfits direttamente dalle passerelle della settimana della moda.

Senza fronzoli che moda sarebbe?! E allora ecco il vestito in Yemen ricchissimo di dettagli decorati e gioielli overzize accompagnato dal celebre tatuaggio all’hennè. Il profondo senso mistico dell’Indonesia si percepisce soprattutto nei tessuti preziosi, quasi sempre ricamati con filo d’oro. Continuano i dettagli fittissimi anche in Guatemala e in El Salvador, i fiori simbolo di rinascita arricchiscono tessuti di fresco lino e maglie crochet.

Il mio giro del mondo finisce in Sardegna… e dove poteva finire sennò?!

L’abito appartiene al Gruppo Folk di Gesico, piccolo comune della Provincia di Cagliari nella regione Trexenta. Casa dolce casa :) (per saperne di più sull’abito tradizionale Sardo)

E dall’Expo 2015 è tutto :) Alla prossima da Dubai :P

Buon fine settimana a tutti!!!

E.C.

(Fotografie Copyright © Erica Costa 2015. Tutti i diritti sono riservati)

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