Expo 2015: i grattacieli circondati da campi di grano

Creato il 10 marzo 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Un terreno di 5mila ettari ospiterà un favoloso campo di grano tra i grattacieli di Porta Nuova, ora posseduta al 100% dagli emiri del Qatar, in vista di Expo 2015. Il 28 febbraio è scattata la fase di semina dei chicchi dorati che invaderanno la zona più futuristica di Milano: il campo sorgerà tra i grattacieli Unicredit, la moderna piazza Gae Aulenti e le due torri del famoso e prestigioso Bosco Verticale, premiato come grattacielo più bello al mondo. 5 mila persone si sono offerte volontarie per contribuire alla realizzazione di questo progetto fortemente voluto dalla fondazione Trussardi, insieme alla fondazione Riccardo Catella e Confagricoltura.

Campo di grano tra i grattacieli prima di Expo 2015

Il precedente storico risale al 1982 a New York ad opera dell’artista Agnes Denes, una delle più famose artiste concettuali moderne, nota per aver realizzato la sua opera ambientalistica “Wheatfield” (Campo di Grano) a Battery Park City e che ripeterà l’impresa qui a Milano, in vista di Expo 2015. L’obiettivo, ora come allora, è quello di far riflettere il pubblico sull’importanza della condivisione del cibo, la salvaguardia del proprio territorio, ricco di risorse come quelle energetiche, il rispetto della vita e soprattutto della sua qualità, in un’era sempre più globalizzata.

Come si svilupperà l’opera nel contesto di Expo 2015?

Il grano si sa, richiede tempo e pazienza, va coltivato lentamente per poter crescere. Ad oggi, infatti, non si vede ancora nulla, solo un terreno spento, ma il raccolto sarà pronto entro luglio 2015 ed è allora che si vedrà brillare di una luce dorata questo progetto. Oltre al grano verrà seminata anche l’erba medica, più piccola del grano, ma più duratura, per non lasciare spazi vuoti da luglio in poi. La scelta di installare un campo di grano tra i grattacieli è del tutto in linea con lo spirito di Expo 2015: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
Per realizzare il campo di grano a Porta Nuova verranno portati nell’area 15.500 metri cubi di terra da coltivo, verranno adoperati 1.250 chili di sementi di grano della tipologia Odisseo (250 chili per ettaro) e circa 5.000 chili di concime. Un intervento grandioso, dunque, ben più ampio di quello realizzato a New York che invece si estendeva su un’area di un ettaro.

Dopo Expo 2015

Ovviamente si tratta di un’opera artistica temporanea: da novembre è prevista la fase iniziale dei lavori per il parco pubblico chiamato “Biblioteca degli alberi”, un percorso che si estenderà lungo i 5ettari dove si svilupperanno giardini e viali che collegheranno tutti i punti strategici di ingresso ed uscita. Inoltre verranno installati campi (sentieri che genereranno mosaici irregolari), foreste circolari e diversi tipi di illuminazione.
In una fazzoletto di terreno sarà inoltre portato avanti un esperimento di giardino condiviso: un grande prato, un orto di 100 metri quadri e un parco per bambini gestito da ADA Stecca e dalla comunità del quartiere Isola. Le operazioni di rinnovamento dell’area hanno inoltre sensibilmente influito sul mercato immobiliare, che registra (dati da Casa.it) un aumento della domanda di abitazioni nell’area di Porta Nuova del 12,3 per cento.

Agnes Denes

Fare arte oggi significa assumersi delle responsabilità nei confronti dei nostri simili. Siamo la prima specie che ha la capacità di alterare consapevolmente la propria evoluzione, fino a porre fine alla propria esistenza – spiega l’artista – Abbiamo preso in mano il nostro destino, e il nostro impatto sulla terra è stupefacente. A causa del nostro incredibile ‘successo’ stiamo stravolgendo il pianeta, sperperando le sue risorse“.
Siamo giovani, come specie, e ancora più giovani come civiltà e, come bambini spericolati, avviamo processi che non sappiamo controllare. Credo – conclude Agnes Denes – che il nuovo ruolo dell’artista sia quello di creare un’arte che vada oltre la decorazione, l’oggetto e il suo uso politico; un’arte che metta in discussione lo status quo e le infinite contraddizioni che accettiamo e approviamo. Un’arte che inneschi e ravvivi il pensiero“.

Laddove prima c’era il cemento, presto sorgerà un campo di grano: Wheatfield non è solo un’opera artistica, ma un progetto di condivisone e un invito all’impegno tra i cittadini e i 20 milioni di visitatori previsti per Expo 2015.

Tags:Agnes Denes,campo di grano,expo2015,grattaceli,milano,New York,Porta Nuova,Wheatfield

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