Non avrei saltato Expo 2015 per nulla al mondo: dovevo esserci, dovevo essere fiera di essere italiana.
Sono stufa di sentire chi denigra il lavoro degli altri. Vorrei sapere a cosa serve mettere in evidenza gli errori e mai le vittorie? Perché questa cattiva comunicazione, tutta italiana, intorno all’Expo 2015?
Si fa critica senza “costrutto”, come direbbe un mio vecchio professore. Le critiche arrivano anche da chi non ha varcato i cancelli dell’esposizione. Ho letto tanti articoli e racconti apocalittici sulle code all’ingresso, sul caldo, sulla scarsa organizzazione dei treni, su quanto costa mangiare all’interno e sulle ipotesi che allo scoccare del 31 ottobre rimarranno solo macerie . bla bla bla …..
Ok forse non tutto è stato organizzato per bene, ma perché “lavare i panni sporchi in pubblica piazza” e non, invece, segnalare le cose positive di una manifestazione grandiosa che di sicuro qualche segno lascerà? Perché non dire che per 5 mesi finalmente si parlerà italiano e che forse a qualcuno verrà voglia, non solo di mangiare o visitare il nostro paese, ma anche di imparare il nostro idioma così bello, ma che nessuno sembra voler imparare !!!
Decumano_Expo2015_luOgoluNgoIn questo paese facciamo una strana concorrenza , che definisco, tra “poveri”: ci facciamo maestri, denigrando l’operato di altri e applaudiamo agli errori o alle cadute dei connazionali, senza riuscire proprio a percepirci come GRUPPO, come ITALIANI e basta !
In Italia vince la regola che i singoli hanno talento, mentre il gruppo no!!!! Lo dimostrano anche le storie di tantissimi piccoli imprenditori che ritenendosi onniscienti, onnipresenti e perpetui fanno fallire le loro aziende piuttosto che affidarne ad altri la gestione; ma questa è un’altra storia :-(
Decumano_Expo2015_luOgoluNgoVeniamo all‘Expo ed al fatto che sono sempre più convinta che è un’ occasione speciale per aprire cuore e mente e per poter conoscere almeno il nome di alcuni paesi che forse non si avrà mai occasione di visitare.
Siamo arrivati, io e l’inglesino, all’apertura dei cancelli, ed è vero, c’è da fare la fila sotto il sole , ma nessuna scena drammatica da segnalare .
All’interno volevamo seguire un itinerario programmato da casa, ma abbiamo subito capito che un solo giorno non sarebbe bastato e così abbiamo scelto a caso ,o meglio basandoci sulle attese all’ingresso ;-)
Non intendo fare una classifica, perché la bellezza dipende dai gusti e dagli interessi di ciascuno, così li racconto in ordine alfabetico sperando di visitare i rimanenti a fine settembre .
ARGENTINA
La struttura dell’ARGENTINA richiama quella dei silos . Ci sono più silos collegati attraverso un percorso circolare tutto in salita.
Prima di iniziare la salita si passa davanti al bancone nel ristorante da cui proviene un delizioso odore di Asado alla brace . All’interno tante immagini, moltissime quelle che fanno omaggio agli Italiani lì immigrati.
L’ARGENTINA, ancora definito come paese in via di sviluppo, si presenta all’Expo con il claim “L’Argentina ti nutre” : nutre il proprio popolo, nutre il resto del mondo a ritmo di tango!
Padiglione Argentina_Expo 2015_luOgoluNgoBRASILE
Il primo padiglione che abbiamo visto appena entrati è stato quello del BRASILE pensavamo che al mattino ci fosse meno gente ed invece una fila lunghissima ;-)
La particolarità del padiglione del BRASILE è la passeggiata sulla rete la cui istallazione, vuole indicare, metaforicamente, quanto la riuscita di un’idea o di un progetto è frutto di connessione e di scambio tra le persone . ( Forse gli italiani dovrebbero andare a scuola dai brasiliani !)
Ogni passo sulla rete influenza il movimento di tutti gli altri e diventa valido l’assunto che “le scelte del singolo influenzano le scelte di tutti !“
Il Brasile è uno tra i più gradi produttori agricoli del mondo anche se per gran parte di OGM :-( ,al primo terra sotto una nuvola d’acqua vaporizzata tante piantine in crescita . Padiglione Brasile_Expo2015_luogolungo Padiglione Brasile_Expo2015_luogolungo Padiglione Brasile_Expo2015_luogolungo Padiglione Brasile_Expo2015_luogolungo BELGIOIl BELGIO ha puntato tutto sulla sostenibilità ambientale. Il padiglione è costruito con legno e vetro e al piano inferiore in mostra ci sono delle interessanti idee di come gestire l’acqua per produrre.
Qui ci hanno offerto un delizioso biscotto al miele, un po’ di cioccolata e latte alla soia prodotto dall’affermata azienda belga ALPRO .
Padiglione Belgio_Expo 2015_luOgoluNgoPadiglione Belgio_Expo 2015_luOgoluNgoCINA
La CINA è uno di quei padiglioni di cui circolano più immagini nei social. Devo ammettere che la distesa di fiori gialli ( ho visto il giardiniere controllare le corolle e cambiarle in tempi brevissimi) rende la struttura molto scenografica.
Padiglione Cina_Expo 2015_luOgoluNgoAll’interno un’enorme campo di grano elettronico che si illumina ed il racconto di storie millenarie come quella del te e del riso .
Padiglione Cina_Expo 2015_luOgoluNgoPadiglione Cina_Expo 2015_luOgoluNgoCOREA
La COREA ha puntato sui contrasti : Bianco e Nero per l’architettura che si ispira al tipico vaso Moon Jar, Tradizione e Tecnologia per interpretare il tema ” SEI QUELLO CHE MANGI“.
Entrando si legge che” l’esposizione della Corea è volta a trovare le risposte a 3 domande: cosa mangiare, come mangiare, e quanto magiare. Impariamo che esiste la saggezza dell’ Hansik che traduce il cibo e la cultura coreana tramite tre parole chiave tra cui Equilibrio, Fermentazione e Conservazione. ” Un bel padiglione e tanti concetti espressi attraverso la robotica e la grafica 3D.
Padiglione Corea_Expo 2015_luOgoluNgo Padiglione Corea_Expo 2015_luOgoluNgo Padiglione Corea_Expo 2015_luOgoluNgo Padiglione Corea_Expo 2015_luOgoluNgoFRANCIA
Il padiglione della FRANCIA è quello che mi ha entusiasmato di più :-) vabbè l’ho detto ;-)
Chi conosce i francesi sa che amano fare la spesa nei mercati coperti e così che l’architettura del padiglione ha preso spunto proprio dal LUOGO SIMBOLO dove si fa la SPESA ALIMENTARE in Francia. Entrando nel padiglione sembra di essere sotto una grotta costruita per la maggior parte da lamelle di legno. La struttura è interamente smontabile, infatti, ho letto, che dopo Expo sarà messa in vendita.
Il tema che sviluppa la Francia recita ” Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita“. Lo svolgimento mette in campo le caratteristiche del paese basate: sulla diversità dei prodotti e dei modelli produttivi, sull’industria innovativa e sul modello gastronomico “elegante“, ma tradizionale. All’interno i 5 sensi sono tutti chiamati a partecipare !
Provate a mettere la testa sotto le cupole ….
Voglio segnalare che all’ingresso si percorre una sorta di labirinto botanico dove ci sono le innumerevoli varietà di piante e frutta prodotte in Francia, divise per regione.
Un cartello ha destato la mia attenzione; si legge che si può scaricare l’APP ” France Collection” per conoscere eventi e regioni francesi attraverso lo smartphone. Tipi in gamba questi francesi!! giocano all’expo la carta dell’ incoming turistico ;-)
Padiglione Francia_Expo 2015_luOgoluNgoPadiglione Francia_Expo 2015_luOgoluNgoPeccato che non siamo riusciti ad entrare nel padiglione ITALIA mi avrebbe fatto piacere notare le differenze ;-(
GERMANIA
La GERMANIA ha messo in scena se stessa: disciplina e tecnologia.
All’ingresso ti viene dato un fazzoletto umidificato ed un cartoncino che ti permette di interagire con le varie istallazioni interne. “CAMPI DI IDEE” è un mini museo interattivo adattissimo per le famiglie e per i giovani visitatori. La visita finisce con uno show dal vivo, in uno spazio circolare,appoggiati ciascuno al proprio palo, ascoltiamo e guardiamo oscillare delle giganti lenti elettroniche che al tempo di musica, proiettano paesaggi tedeschi.
Padiglione Germania_Expo 2015_luOgoluNgo Padiglione Germania_Expo 2015_luOgoluNgo Padiglione Germania_Expo 2015_luOgoluNgoISRAELE
ISRAELE è il paese che ha una forte tradizione su come ottimizzare l’utilizzo dell’acqua per conquistare terre dal deserto.
Padiglione Israele_Expo 2015_luOgoluNgoMi sono piaciuti i video ma soprattutto le parole utilizzate per descrivere una tradizione agricola che nasce dall’insieme di esperienze e di culture differenti. All’uscita ci sono panieri da pic-nic da riempire con le loro specialità vendute al bistrot e scegliere poi il prato su cui mangiarle.
Padiglione Israele_Expo 2015_luOgoluNgoNoi abbiamo mangiato le specialità proposte da Israele : tutto ottimo . Udite udite !!! Non abbiamo speso una fortuna , prezzi in linea con quelli in città.
LITUANIA
Una piacevole sorpresa è stato il padiglione della LITUANIA. Due cubi collegati da passerelle di altezza diversa al cui interno una gigantesca palla che funge da bacheca per raccontare la storia della produzione alimentare del paese.
Le ragazze accolgono sorridenti, con un italiano perfetto, purtroppo al nostro passaggio avevano da poco finito la degustazione di una specialità di miele e nocciole ;-(
Padiglione Lituania_Expo 2015_luOgoluNgo Padiglione Lituania_Expo 2015_luOgoluNgo Padiglione Lituania_Expo 2015_luOgoluNgoSPAGNA
All’ingresso del padiglione la SPAGNA ci accoglie con una valigia che invita a visitare il paese iberico proprio con un occhio da viaggiatore.
La Spagna fa scoprire le tematiche del cibo attraverso TERRINORIO_PRODOTTI_GASTRONOMIA .
Il tema è svolto in maniera semplice ma visivamente comprensibile e capace di imprimersi nella memoria.
Padiglione Spagna_Expo 2015_luOgoluNgo Padiglione Spagna_Expo 2015_luOgoluNgo Padiglione Spagna_Expo 2015_luOgoluNgoREGNO UNITO
L’ultimo padiglione visitato nel nostro giro è stato il REGNO UNITO. Una visita fatta troppo velocemente ma non per questo non siamo riusciti ad apprezzare l’enorme alveare.
Padiglione RegnoUnito_Expo 2015_luOgoluNgoHo storto un po’ il naso ( per la capacità di comunicare), davanti al claim “ Coltivato in Gran Bretagna,condiviso globalmente” che vince ed esprime la supremazia britannica.
Padiglione RegnoUnito_Expo 2015_luOgoluNgoDopo una giornata estenuante ma completamente interessante voglio dire che se :
- Non ti piace camminare
- Non ti piacciono le file neanche quelle di Gardaland o Disneyland
- Non ti piace confrontarti con persone di cultura diversa ed in valigia porti sempre un pacco di spaghetti
- Non ti piacciono i viaggi on the road , ma solo quelli che prevedono sdraio sabbia e mare
- Non ti piace fotografare o andare per musei