Articolo pubblicato da Javan24
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La sera del 30 aprile è iniziato ufficialmente il countdown: meno 365 giorni ad Expo 2015.
Il conto alla rovescia è cominciato in diretta su Rai 1, con uno spettacolo presentato da Antonella Clerici, con la grande voce di Andrea Bocelli, diretta dal maestro Andrea Morricone e accompagnata dall’orchestra Rai, dalla piazza Gae Aulenti di Milano, circondata dai nuovi grattacieli luccicanti costruiti negli ultimi anni e gremita di gente.
Presenti all’evento il Commissario Unico per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Quest’ultimo ha sottolineato come, straordinariamente rispetto a quanto capita spesso in Italia, tutte le istituzioni siano impegnate per questo grande evento e stiano lavorando unite, nonostante siano guidate da esponenti di partiti diversi.
Maroni non ha esitato a sollecitare il Governo nel “fare quello che ha promesso di fare e non sta facendo”, riferendosi all’impegno di mettere nella società Expo 60 milioni per rilevare la quota della Provincia di Milano e all’impegno di organizzare il Cipe per deliberare la defiscalizzazione della Pedemontana, opera connessa ad Expo (considerata poco utile da una recente dichiarazione del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia).
L’Esposizione Universale durerà 6 mesi, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 e sarà centrata sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, rappresentando un’occasione cruciale non solo per Milano, ma per l’intera Lombardia e per Paese, soltanto se saremo in grado di arrivarci superando le criticità e recuperando i ritardi, soprattutto a livello infrastrutturale.
Le stime sull’evento parlano di oltre 20 milioni di visitatori attesi, 12 milioni di Italiani e 8 milioni di stranieri, con oltre 140 nazioni rappresentate in un’area espositiva di circa 1 milione di metri quadrati, con oltre 60 padiglioni.
Il nostro Paese ha ospitato negli ultimi decenni diversi grandi eventi il cui impatto positivo su PIL e crescita è stato ridotto rispetto alle opportunità e alle aspettative: due Olimpiadi invernali, una Olimpiade estiva e un campionato mondiale di calcio. L’Expo attirerà circa il doppio delle persone attirate con queste manifestazioni. E’ quanto sottolineato da Massimo Russo nell’editoriale di Wired di aprile.
L’Expo potrà essere un volano per l’economia italiana solo se sarà in grado di risvegliare un senso di sistema, con la creazione di sinergie tra le diverse istituzioni e i diversi enti locali, per la promozione del Made in Italy, attraverso i prodotti alimentari fulcro della manifestazione ma anche attraverso la promozione della stessa Italia, del suo territorio, dei suoi luoghi.
Come affermato dallo stesso Giuseppe Sala, Commissario Unico per l’Expo, sempre in un’intervista su Wired, l’autonomia regionale in questo contesto non funziona. “L’Italia – afferma Sala – investe ogni anno 1 milione di euro in promozione turistica: ma 970 milioni arrivano dalle regioni e solo 30 dall’autorità centrale. Le iniziative dei singoli sono apprezzabilissime, ma dobbiamo costruire un sistema”.
L’Expo 2015, infatti, attirerà visitatori provenienti che percorreranno decine di migliaia di chilometri per raggiungerlo, provenienti per esempio da Asia, Paesi Arabi, Americhe, e sicuramente tali visitatori saranno incuriositi dal percorrere poche centinaia di chilometri per visitare non solo Milano e l’area espositiva ma il nostro Paese, per conoscerne la cultura, l’arte, l’enogastronomia, i luoghi.
Fondamentale sarà poi la promozione, verso tutti i visitatori di Expo e verso tutti gli spettatori, di un Sistema Italia, del Made in Italy, attirando curiosità verso il nostro Paese di cui il nostro turismo e la nostra economia possa beneficiare non solo nel 2015, ma soprattutto negli anni successivi.
La Regione Sicilia ha colto l’importanza di Expo 2015. Sarà lei - prima regione italiana partner ufficiale di Expo Milano 2015 - a guidare il Cluster Bio-Mediterraneo, isola espositiva (su uno spazio di oltre 7000 metri quadrati) che accomunerà 12 Paesi del bacino del Mediterraneo e che sarà dedicata al tema della biodiversità e alla Dieta Mediterranea.
Expo costituirà certamente un’occasione unica per presentare le eccellenze dell’agroalimentare e per promuovere il Brand Sicilia e in generale il Brand Italia.
Le sfide e le criticità da affrontare e su cui lavorare nei prossimi 12 mesi sono diverse, in primis le tematiche legate ai trasporti.
Sta all’Italia ora trovare il modo per trasformare Expo 2015 in un volano per la propria economia, per non perdere un’occasione rara, che si presenta una volta nella storia della nazione.