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Expo 58 di Jonathan Coe

Creato il 14 settembre 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

Jonathan Coe

Capitan Salgari

È nato a Bromsgrove, Worcestershire. Ha studiato alla King Edward’s School, Birmingham, al Trinity College, a Cambridge e all’Università di Warwick, dove ha anche insegnato poesia inglese. Ha, in seguito, lavorato nel campo musicale, scrivendo musica jazz e cabaret, ha poi fatto il correttore di bozze prima di diventare scrittore e giornalista freelance.

Sito: http://www.jonathancoewriter.com/

Il Corsaro Nero
Titolo: Expo 58
Autore: Jonathan Coe (Traduttore: Delfina Vezzoli)
Serie: //
Edito da: Feltrinelli (Collana: Narratori )
Prezzo: 17,00 € 
Genere:  Narrativa
Pagine: 288 p.
Voto
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Expo 58 di Jonathan Coe
 
Expo 58 di Jonathan Coe
 
Expo 58 di Jonathan Coe
 
Expo 58 di Jonathan Coe

Trama: L’Exposition Universelle et Internationale de Bruxelles del 1958 è il primo evento del genere dopo la Seconda guerra mondiale. La tensione politica tra la Nato e i paesi del blocco sovietico è al suo culmine. In piena Guerra fredda, dietro la facciata di una manifestazione che si propone di avvicinare i popoli della Terra, fervono operazioni d’intelligence in cui le grandi potenze si spiano a vicenda. Incaricato di sovrintendere alla gestione del pub Britannia nel padiglione inglese è un giovane copywriter del Central Office of Information di Londra, Thomas Foley, che si trova così catapultato al centro di un mondo d’intrighi internazionali di cui diventa un’inconsapevole pedina.


Recensione

di Debora

..ciascuna delle sfere di alluminio era decorata da una rete di festoni incrociati di luci argentee, e l’effetto era a un tempo allegro, maestoso e sovrannaturale, come se fosse una festa natalizia sul pianeta di una galassia remota. 


Expo 58 di Jonathan Coe
Non so se riuscirò ad essere completamente imparziale nella recensione di questo libro che forse molti amanti di Jonathan Coe stavano aspettando. Ma sicuramente posso ammettere, e forse altri amanti di questo autore saranno d’accordo, che questo non è il miglior libro di Coe e non è il libro che io consiglierei a chi non ha mai letto niente di suo. Se iniziate da questo libro potreste anche fermarvi a questo.

Iniziamo dall’argomento principale che fa da sfondo a tutto il romanzo e cioè l’Expo 58 che si tenne a Bruxelles, evento di importanza mondiale. Molti paesi mondiali approfittarono di questo evento per presentare al pubblico i progressi tecnologici che avevano compiuto in quegli ultimi anni, mentre altri paesi vollero far vedere di poter avere ancora un ruolo sulla scena internazionale e di essersi lasciati alle spalle gli anni della guerra.
Non meno importante per l’autore è l’Atomium, costruzione dell’altezza di 102 metri, costituita da nove sfere di acciaio che riproducono la struttura dell’atomo e diventata il simbolo della manifestazione. Non mancano le descrizioni di questi luoghi che fanno da cornice alla spy story raccontata.

Expo 58 di Jonathan Coe
Ecco anche su questo un punto: non aspettatevi grandi eventi, non aspettatevi troppa suspence perché il libro vi sembrerà decollare solo verso metà storia e anche lì, diciamolo, il tutto assume un tono abbastanza piatto, forse anche a causa del protagonista, non proprio un tipo sveglio. 

Ma i personaggi sono il punto forte di Coe e in questo libro si nota come il protagonista Thomas rappresenti il classico uomo in cerca della sua identità. Non appare molto sveglio; è circondato da personaggi “misteriosi” che nel lettore stuzzicano diverse domande, eppure lui non ha un minimo di dubbio sulla loro importanza. Molti strani eventi gli accadono, eppure anche in quel caso non si preoccupa, sembra sempre viaggiare su una nuvola.
Anche i suoi rapporti con il sesso opposto non sono così semplici. Thomas lascia sola la moglie per 6 mesi per andare a lavorare a Bruxelles e non si pone il problema che lei potrebbe soffrire la sua mancanza. È distaccato e incoerente. In un capitolo l’autore mostra uno scambio epistolare tra lui e la moglie; in questi passi Thomas è davvero troppo sincero con lei e le racconta le sue serate al pub con amici e donne conosciute lì, non chiedendo invece notizie della figlia. 

Oh, ma non ti ho mai parlato di Anneke, giusto? Anneke è il mio angelo custode..

Quale moglie non sarebbe almeno un po’ indispettita a sentir chiamar così un’altra donna? Non si deve stupire poi Thomas se la moglie nelle lettere successive gli racconta delle uscite col suo vicino di casa tanto premuroso.
Thomas è trascinato da Anneke, altro personaggio femminile del libro, decisamente frizzante e naturalmente attraente.

Questo viaggio a Bruxelles forse alla fine porterà Thomas a ritrovare se stesso e la giusta strada da prendere, anche con l’aiuto della madre che lo invita a visitare i luoghi della propria infanzia. Ma il passato prima o dopo torna sempre alle porte perché fa parte di noi. 
Un ritorno di Jonathan Coe, ma non un ritorno con il botto. Ciononostante, non posso non dare quattro stelle, perché amo troppo i suoi personaggi, così veri e mai perfetti.

Expo 58 di Jonathan Coe

Autore articolo: Debora

Lavoratrice (naturalmente precaria) nelle scuole materne, 27enne, che adora i bambini, i cani e naturalmente i libri e la lettura. Debora ama viaggiare ma data la precarietà preferisce farlo attraverso i libri.

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