Ezio Balliano al Parco di Albano.Un commento.

Riflessi in risaia, 2008, 70×50, olio su tela

CON UNA MOSTRA DI PITTURA AL PARCO DI ALBANO EZIO BALLIANO RACCONTA LA SUA STORIA D’ARTISTA: L’ISPIRAZIONE NASCE DALL’AMORE PER LA SUA TERRA IN UN MALINCONICO VIAGGIO NELLA MEMORIA TRA SOGNO E REALTA’.

 Tra i personaggi di spicco nel panorama delle arti figurative a Vercelli ha  saputo meritarsi un posto di rilievo il pittore Ezio Balliano. Artista ormai conosciuto ed affermato può vantare nel suo curriculum riconoscimenti prestigiosi come il successo riscosso e Roma al Complesso “i Dioscuri” al Quirinale nell’importante mostra “La Continuità Futurista nel primo centenario” e, solo pochi giorni fa, il prestigioso riconoscimento della Targa d’Oro alla Biennale di Lamezia Terme oltre ad importanti mostre personali a Milano, New York, Reggio Calabria e Venezia, solo per ricordare le più recenti.

“Ho accolto con entusiasmo l’invito della’Ente Parco Lame del Sesia ad esporre presso la Sua Sede di Albano – dice Balliano – perché per un artista è sempre motivo di orgoglio e di emozione particolare presentarsi al pubblico di casa. Questa mostra vuole essere l’occasione per ripercorrere insieme la mia storia artistica lunga oramai più di trent’anni, che dalla natura e dai paesaggi della nostra terra ha tratto lo spunto dell’ispirazione creativa”.

In mostra una selezione di opere che percorrono un itinerario ideale della produzione di Balliano, caratterizzata da una visione personalissima della realtà dettata dal bisogno di una sempre maggiore libertà espressiva.

Insieme ai soggetti ormai classici della sua pittura, cieli, risaie, cascinali, paesaggi e fiori dai colori soffici e sfumati, vengono presentate opere di più spiccata impostazione astratta e futurista che riescono a coniugare l’esattezza  formale della “scienza” pittorica con la “magia” della creatività artistica. I suoi “frammenti” e ancor più i recenti “libri dei sogni” si collocano in equilibrio tra il reale e la visione onirica, tra figurazione ed astrazione, in una continua ricerca degli imprevedibili risultati a cui può condurre l’introspezione e l’esplorazione dell’anima attraverso il pennello.

L’Artista dedica grande attenzione agli aspetti più fuggevoli della realtà, determinati dal mutare della luce, sempre attento a cogliere le sfumature più suggestive  in una continua reinvenzione del soggetto: elemento decisivo dell’arte. L’intuizione di velature cromatiche dà ritmo all’ opera creando movimento e dinamicità, un omaggio, crediamo, alla sua personalissima ammirazione per il  futurismo.

Nelle opere di Balliano dominano le atmosfere rarefatte, tutto appare silente e ovattato, come pervaso da una sottile malinconia e da una sensazione di pace interiore che l’artista riesce a tradurre sulla tela attingendo alla carica, che pare inesauribile, di poesia e di romanticismo della propria ispirazione.

Michele Catalano

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