Ne abbiamo parlato diverse volte.
La spesa per i caccia bombardieri F35 è del tutto inutile.
Anche perché esistono fondati sospetti sulla loto piena funzionalità, di cui abbiamo scritto qui e qui.
Ieri è stata illustrata oggi alla Camera da un gruppo di deputati dell’opposizione una mozione che chiede al governo di cancellare la partecipazione italiana al programma sugli aerei da guerra F-35, firmata da 158 deputati, 13 dei quali del Pd.
Tra i quali spicca il nome di Giuseppe Civati, che in questa legislatura ha assunto spesso posizioni critiche verso il suo partito e ora si pone in contrasto con il governo, che ha detto di volere proseguire nel programma di acquisto dei cacciabombardieri di nuova generazione F-35, il cosiddetto Joint Strike Fighters, prodotto da un consorzio guidato dalla Lockheed Martin.
“Sì, l’investimento è da rivedere come tutti hanno promesso di fare in campagna elettorale, anche l’ex premier Mario Monti. Intese larghissime allora, e oggi?”, ha detto al telefono a Reuters Civati.
Nel gennaio scorso l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, nel pieno della campagna elettorale, aveva detto che le priorità del suo partito non erano i caccia, la cui spesa sarebbe stata “assolutamente da rivedere”.
L’Italia partecipa al progetto per lo sviluppo e l’acquisto dei nuovi aerei con una richiesta che si è ridotta lo scorso anno a 90 velivoli dai 131 previsti nel progetto iniziale della fine degli anni 90.