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F1: ciao Jules, “race” in peace

Creato il 18 luglio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Alle prime luci dell'alba è giunta la notizia del decesso del 25enne pilota Marussia, Jules Bianchi.

Jules versava in uno stato comatoso da circa nove mesi. Precisamente dal GP di Suzuka, in cui il pilota francese incorse in un tragico incidente collidendo con la sua vettura, ad altissima velocità, contro una gru presente a lato della pista. L'urto fu terribile, tanto da far pensare immediatamente al peggio. Dopo il ricovero immediato in Giappone, Jules fu trasferito a Nizza, città in cui si è spento poche ore fa.

Numerosissimi sono i messaggi, i telegrammi di cordoglio giunti alla famiglia Bianchi dal mondo della F1 e non solo, in particolare nei confronti del padre di Jules, Philippe. In una recente intervista, Philippe aveva esternato tutta la propria frustazione, disperazione ed impotenza di fronte all'oblìo in cui il figlio-campione era sprofondato, auspicando (tra le linee, ma neanche troppo) un intervento medico volto a porre fine alla situazione che, giorno dopo giorno, appariva sempre più irreversibile.

Pilota amato, per il suo atteggiamento ossequioso e rispettoso, Jules era cresciuto, motoristicamente parlando, sotto la protezione di Schumi e Baldisseri. Il sogno di vederlo correre un giorno con la Rossa, tuttavia, non vedrà mai la luce.

Concludendo un articolo che non avremmo mai voluto redigere, è doveroso evidenziare che Jules Bianchi è il primo pilota a decedere in seguito ad incidente avvenuto in gara dopo il lontano (ma sempre vicino) maggio 1994, anno in cui perse la vita la leggenda Ayrton Senna.

Tutta la redazione di Retrò Magazine si unisce al dolore della famiglia Bianchi.

Adieu Jules.

ciao Jules, “race” peace

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