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F1: finale col botto ad Abu Dhabi

Creato il 30 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il Campionato Mondiale di F1 si è concluso sul circuito di Yas Marina. A rovinare la festa al campione Lewis Hamilton ancora una volta Nico Rosberg, che ha vinto la sua terza gara consecutiva. Dietro alle Frecce Argento le due Ferrari di Raikkonen e Vettel, il finlandese ha raggiunto Senna a quota 80 podi.

“This is the perfect ending to the season for me – something I hoped for so much after a tough year” #F1 #AbuDhabiGP pic.twitter.com/A15wuWbb0V

— MERCEDES AMG F1 (@MercedesAMGF1) 29 Novembre 2015

Una stagione di transizione

La stagione che è appena terminata ha portato molte novità dal punto di vista tecnico e in vista della seguente nella quale la Mercedes potrebbe essere insidiata dalla Ferrari, in possesso di più gettoni per lo sviluppo della power unit. Gli stessi piloti si aspettano uno scenario simile, tanto che ieri Nico Rosberg ha detto a David Coulthard che per il prossimo anno teme la “minaccia Rossa”.

La Mercedes è stata in grado di migliorare la stagione precedente portando una monoposto perfetta anche dal punto di vista dell’affidabilità, tallone d’Achille della stagione precedente. La power unit tedesca, inoltre, ha anche dimostrato di essere la più potente, grazie a soluzioni quali l’overboost: in più di un’occasione, le Frecce Argento o le monoposto motorizzate hanno schiacciato le altre motorizzate Renault e, soprattutto a inizio stagione, anche le Ferrari. Una pecca va segnalata nella gestione dei piloti, spesso infatti le strategie hanno creato ulteriori tensioni nel box, in particolare la tattica adottata a Monaco che ha permesso a Rosberg di vincere al posto del compagno Hamilton. Hamilton che quest’anno ha vinto il suo terzo titolo mondiale dominando fino ad Austin: con 10 gare vinte, la sua stagione è stata perfetta fino al conseguimento dell’obbiettivo che lo consacra nell’Olimpo della F1, insieme al suo idolo Ayrton Senna, Lauda, Brabham, Piquet e Stewart. Lewis ha dimostrato di essere un vero cannibale in grado di mantenere la mente lucida nei momenti di crisi, compiere sorpassi da campione e soprassedere agli ordini di scuderia e creare un capolavoro come la vittoria di Silverstone. Purtroppo per lui, però, continua ad essere immaturo denigrando il compagno più volte e innervosendolo in tutti i modi, gesti che un campione dovrebbe evitare. Nico Rosberg da parte sua ha capito come si domina solo quando il compagno ha vinto il mondiale ad Austin, a causa di un suo banale errore. Tre le vittorie in fila da quando il compagno ormai aspettava solo la passerella di Abu Dhabi. La sensazione è che il tedesco abbia tutte le carte in regola per lottare punto a punto con Hamilton ma la sua tenuta mentale è fragile, e sotto pressione compie errori grossolani. Il prossimo anno sarà ancora lotta a due con Vettel, che si affaccerà alla porta e proverà a togliere almeno a Rosberg il ruolo di eterno secondo.

La Ferrari ha compiuto un enorme passo in avanti dopo la fallimentare stagione 2014. La scuderia sembra essere rinata grazie al rimpasto operato prima della stagione. Maurizio Arrivabene e Sebastian Vettel hanno cambiato il mood in casa Rossa: se Alonso era un tipo lunatico e pessimista, il tedesco si è dimostrato umile, nonostante i 4 campionati mondiali vinti, e in più di un’occasione si è scusato con il team quando i risultati non sono arrivati, ma ha anche dimostrato di avere leadership e una tenacia fuori dal comune. Seb ha vinto tre corse, unico oltre i Mercedes, ed è salito sul podio 13 volte, record Ferrari per un pilota esordiente a Maranello. Il ragazzo ha dimostrato di avere davvero il talento che non gli veniva riconosciuto negli anni in Red Bull, in cui si pensava che fosse solo lo strapotere austriaco a rendere il tedesco un prodigio. Da ricordare sopratutto la rimonta di Austin: partito 13° è riuscito ad arrivare 3° insidiando Rosberg e per poco rovinando la festa ad Hamilton. Tutti lo attendono al varco il prossimo anno con una Ferrari ancora più performante. Sempre in casa Ferrari è arrivato quarto, dimostrando quanto la Rossa sia la seconda potenza in F1, Kimi Raikkonen. Iceman quest’anno ha fatto una stagione ambigua, molti errori ma anche ottimi risultati, il finlandese è stato costretto al ritiro per 5 volte ed ha raccolto 3 podi. La guida è sempre quella degli anni migliori e nonostante tutto a Maranello è stato confermato per la prossima stagione: è impossibile ad oggi trovare un miglior secondo in F1, silenzioso, con un talento innato e con poche pretese se non uscire e fare la propria gara. Un ulteriore merito va segnalato ai meccanici che hanno vinto il premio per il miglior pit stop della stagione. Adesso si torna a Maranello con la consapevolezza che l’anno prossimo ci sono tutte le occasioni per fare bene, sviluppando ulteriormente la monoposto.

Mezza delusione la Williams, che quest’anno ha dovuto fare un passo indietro in favore della Rossa. La scuderia inglese coglie solo 4 terzi posti, due a testa per Bottas e Felipe Massa. La FW37 si è dimostrata come sempre la monoposto più potente, ma anche una delle più irrispettose nei confronti delle gomme: questo non ha permesso ai piloti di lottare ad armi pari con gli altri nei momenti critici. Va detto inoltre che molto spesso dal muretto sono arrivate comunicazioni e decisioni che hanno lasciato perplessi molti addetti ai lavori. Tornata in alto dopo anni difficili, la scuderia di Sir Frank dovrà lavorare duramente per coniugare la potenza con l’affidabilità. Bottas è un ottimo pilota che non teme la bagarre ed ha molto talento, così come Felipe Massa, emozionante il suo podio a Monza in cui è stato celebrato da suoi ex tifosi della Rossa.

Delusione vera e propria in casa Red Bull e McLaren. Gli austriaci hanno brancolato nel buio per gran parte della stagione con un motore non all’altezza: la power unit Renault si è dimostrata veramente imbarazzante. La stessa monoposto, però, ha avuto delle pecche inspiegabili per una scuderia che è sempre stata all’avanguardia nelle soluzioni tecniche e meccaniche: troppo spesso problemi ai freni e alla gestione delle gomme hanno limitato i risultati di Ricciardo e Kvyat. Per il prossimo anno ci sono ancora molti dubbi su cosa riuscirà a sviluppare Renault, tanto da far preoccupare uno come Ricciardo che è la quiete fatta a pilota. I tre podi ottenuti dai due piloti sono merito esclusivo del loro talento, e lo dimostra il fatto che Singapore poteva essere un trampolino di lancio per una stagione fino a quel punto fallimentare che tale è rimasta. In casa McLaren Honda la situazione invece è diventata così grave che alla fine è stata affrontata in modo comico da Fernando Alonso che, “stufo di arrivare secondo”, ha lasciato la Ferrari per arrivare sempre tra gli ultimi, se arrivava.

La power unit giapponese si è dimostrata al livello della Gp2, come ha detto giustamente il pilota spagnolo, che finisce addirittura dietro al compagno Jenson Button, anch’egli campione del mondo relegato a guidare questa monoposto vergognosa. La prossima stagione sarebbe bello vedere i due grandi piloti potersi giocare qualcosa su una monoposto che ha un blasone molto importante in F1. Sorprese positive in casa Toro Rosso e Force India. La scuderia di Faenza, partner di Red Bull di cui fa crescere i giovani talenti, ha trovato quest’anno due baby prodigi figli d’arte: Max Verstappen e Carlos Sainz jr. L’olandese è approdato in F1 non ancora maggiorenne ma ha tutte le carte in regola per diventare un giorno campione: sfrontato e audace ha regalato i più bei sorpassi della stagione. Su ogni tracciato ha regalato almeno una perla: il migliore resta quella all’esterno su Pérez ad Austin. Buoni anche i piazzamenti e la tenacia del giovane Sainz, che deve già patire il peso di un compagno di squadra così ingombrante. Il prossimo anno Toro Rosso, a differenza di Red Bull, sarà motorizzato Ferrari: i ragazzini sempre con il coltello tra i denti potranno essere ancora più agguerriti e competitivi. Ottima la stagione di Sergio Pérez, autentico mago della gestione delle gomme. Il pilota messicano è riuscito a portare la sua Force India sul podio in Russia grazie ad una folle strategia e ad un lavoro sul pneumatico da vero maestro. il compagno Nico Hülkenberg dopo la vittoria della 24h di LeMans era stato vicino alla Ferrari ma poi Kimi ha convinto Maranello e così la stagione del tedesco si è spenta: tanti buoni piazzamenti anonimi, senza infamia né lode.

La stagione F1 2016 riprenderà come di consueto a Melbourne, dove ricomincerà la lotta al titolo iridato, le attese sono tante: più spettacolo, più velocità e la resa dei conti tra Hamilton e Rosberg, con Vettel pronto a sfruttare l’eterna lotta fratricida in casa Mercedes.

#F1, Gp Abu Dhabi: la vittoria di Rosberg e la rimonta di Vettel https://t.co/7F5uQalEvq @ruggero81 pic.twitter.com/xxOkE4Idtk

— Guerin Sportivo (@GuerinSportivo) 30 Novembre 2015

Tags:Abu Dhabi,F1,ferrari,Formula 1,Hamilton,Mercedes,risultati F1,Rosberg,Toro Rosso,Verstappen,Vettel,Yas Marina Next post

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