di Francesco Gori
Gp d’Ungheria 2013 nel nome di Lewis Hamilton che torna alla vittoria sul bollente Hungaroring, tracciato che lo aveva visto vincitore già un anno fa. Un dominio quello del britannico, autore di una gara perfetta. Accanto a lui sul podio Kimi Raikkonen, secondo grazie ad una strategia intelligente, e il campione del mondo Sebastian Vettel. A deludere è Fernando Alonso, che chiude solo quinto.
Lewis Hamilton – ultimogiro.com
PROVE. Terza pole consecutiva per Lewis Hamilton: questo il verdetto delle prove ufficiali, con la Mercedes dell’inglese ancora una volta imprendibile sul giro secco. Alle sue spalle il solito Sebastian Vettel, bruciato dal britannico quando già assaporava il primo posto. Terzo un Grosjean che conferma il buon periodo, addirittura davanti al compagno Raikkonen, sesto. Quarta la seconda Mercedes di Rosberg, quindi Fernando Alonso (proprio qui, 10 anni fa, il primo trionfo in Formula Uno), quinto con la possibilità di partire sul lato pulito della pista. Settima posizione per Felipe Massa, mentre problemi al kers per Webber, inutile ogni tentativo dell’australiano in Q3.
GARA. Caldo torrido. Al via, Hamilton in testa, Vettel parte incerto e si tocca lievemente con Grosjean, ma i due che mantengono le posizioni. Bene le Ferrari con Alonso quarto e Massa a seguire. Chi subito retrocede è Rosberg, causa toccata di Massa dopo poche curve.
Il ritmo dei primi tre è forte, e Alonso accusa decimi su decimi. Al primo stop, sono Webber e Button ad avvantaggiarsi, in virtù di gomme dure che garantiscono un maggior numero di giri. I big rientrano con Mark davanti, quindi Hamilton che si toglie subito di dosso Button. Vettel e Grosjean si attardano dietro l’inglese che fa da tappo e consentono il rientro ad Alonso. Il giro 24 è quello giusto per togliere di mezzo la McLaren outsider: passa Vettel, Grosjean si tocca con Button, Alonso senza problemi. Ma la Ferrari non riesce a tenere il ritmo della Red Bull, che scappa ancora.
A metà gara ancora Hamilton davanti, con i rivali che si alternano in virtù della tattica di sosta: secondo un ottimo Webber, in risalita Raikkonen, quindi Button, Vettel e Alonso, con Massa in difficoltà. Per il contatto con Button, drive-through per Grosjean che esce dai giochi per la vittoria. Ottima strategia di Webber che guadagna un pit stop e tante posizioni. Completato l’ennesimo giro di soste, sono ancora una volta le due Red Bull le prime inseguitrici di un Hamilton che continua a volare, insieme a Raikkonen che, sornione, sfrutta al meglio il giusto consumo di gomma della sua Lotus.
Si gioca tutto negli ultimi 20 giri, con Vettel e Raikkonen che si fermeranno ancora o tenteranno il colpo a sorpresa? Sebastian va ai box e si ritrova dietro al finlandese, Webber a sua volta si deve fermare per la terza volta ma è ancora quarto davanti ad Alonso, quinto in lotta con Grosjean ma ormai tagliato fuori dal podio.
Nel finale si corre per le posizioni di rincalzo, tutti inchinati al dominio di Hamilton. La sua Mercedes trionfa, mentre dietro a spuntarla è Raikkonen, che respinge l’assalto di Vettel al giro 68, costringendo il tedesco sullo sporco. Vettel è comunque terzo, davanti al compagno di squadra Webber. Solo quinto Fernando Alonso.
Per Hamilton una vittoria meritata, dopo la sfortuna di Silverstone e tanta velocità in prova non sempre confermata in gara. Per Vettel ancora punti preziosi in classifica, visto che i suoi avversari si alternano sul podio (adesso l’immediato inseguitore è Raikkonen), mentre lui è sempre lì. Grande delusione in casa Ferrari: si erano messe bene le cose in partenza per Alonso, ma la monoposto di Maranello non ha mai tenuto il passo dei migliori. E, dopo dieci gran premi, il mondiale pare l’ennesima chimera.
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