F1 GP Belgio 2013. Le pagelle

Sebastian Vettel voto 10: Il cannibale è tornato, più forte che mai, spietato, senza pietà. Sono bastate poche curve e un rettilineo, quello del Kemmel per prendere la sua preda, Lewis Hamilton e farne un sol boccone. Da quel momento ha salutato la compagnia e fatto capire che per la vittoria, a meno di miracoli, non c’era aria. A fine gara dice che non si aspettava una vittoria cosi dominante, ma Venerdi la Red Bull già nelle libere aveva spaventato tutti con un gran passo gara confermato anche in gara.

Lewis Hamilton voto 8,5: Quarta pole consecutiva, la quinta stagionale per il pilota inglese che è parso subito in difficoltà. A dirla tutta non mi è chiaro come la sua Mercedes abbia potuto percorrere l’Eau Rouge cosi lentamente tanto da farsi infilare da Vettel sul rettilineo considerando che le velocità massime delle vetture campioni del mondo non sono mai state al top durante il weekend. Alonso lo riprende complice il traffico dopo la prima sosta e lui nulla può nell’attacco dello spagnolo che girà meglio a La Source per poi resistere al ritorno dell’inglese sul Kemmel.

Fernando Alonso voto 9: Alterna delle qualifiche disgraziate, con tanto di testacoda a una gara ricca di sorpassi. Sabato è il primo deluso per via dell’errore commesso nella Q3, ma Domenica ripaga la fiducia di tutti mettendo in scena una gara molto intensa a cui manca solo la ciliegina finale.

Nico Rosberg voto 7: E’ un periodo in cui il biondo paga pegno nei confronti di Lewis Hamilton che pare aver trovato il bandolo della matassa sulla sua W04. Lui limita i danni e non può far altro che incassare in questo momento di grande forma del suo compagno di squadra.

Mark Webber voto 6: Ennesima brutta partenza che lo porta ad essere infilato anche da Alonso partito nono, lui era terzo sulla griglia. Recupera qualche posizione, ma se consideriamo la vettura gemella, la prestazione generale si può definire deludente.

Jenson Button voto 7: Aveva quasi illuso tutti perchè a un certo punto della gara si è ritrovato sul podio avendo adottato una strategia ad una sola sosta. Quando è tornato ai box per la seconda volta si è capito che era solo un bluff tant’è che si è dovuto accontentare della sesta posizione. Di questi tempi, meglio che niente.

Felipe Massa voto 6: A inizio gara perde diverse posizioni, ma recupera con fatica e resiste bene agli attacchi di Grosjean. Alla luce della prestazione di Alonso, Massa continua a deludere perchè ancora una volta incapace di fare la differenza in un weekend in cui la Ferrari era abbastanza competitiva.

Romain Grosjean voto 7: E’ l’unico pilota ad adottare una strategia ad una sola sosta e l’ottavo posto è ciò che riesce a raccogliere nonostante un fuoripista dovuta ad una manovra di Perez.

Adrian Sutil voto 6,5: A punti con l’unica Force India rimasta in gara, Di Resta le ha prese da Maldonado. Regala un bel sorpasso su Gutierrez all’Eau Rouge…

Daniel Ricciardo voto 7,5: Sabato viene eliminato in Q1 per colpa di un errore di strategia del team, ma in gara si rifà ampiamente arrivando a punti.

Sergio Perez voto 5: E’ autore di una manovra non proprio da signori su Grosjean al Kemmel, costringe il francese ad andare fuori pista e si becca pure un drive through sacrosanto. Non concordo con la linea difensiva della McLaren che crede che il suo pilota sia vittima di un complotto degli altri piloti perchè un po’ irruento.

Pastor Maldonado voto 5: Arriva lontano dalla zona punti anche per via di un crash con Di Resta. Si giustifica dando la colpa a Sutil, reo di aver danneggiato l’ala anteriore della sua Williams. Nel ritornare in pista Pastor urta Di Resta e becca uno stop and go di 10 secondi.

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Red Bull voto 9,5: Anche se non ottiene la pole, dimostra di avere la vettura più veloce grazie anche a una vettura particolarmente efficiente nei tratti misti.

Ferrari voto 6,5: A una qualifica da buttare si contrappone una gran gara di Alonso, Massa ancora non pervenuto. La vettura mostra segni di miglioramento dovuti a mio avviso soprattutto alle caratteristiche del circuito.

Mercedes voto 7: Dimostra di avere una gran macchina sul giro cingolo, ma questa volta il colpaccio non è riuscito. Complessivamente la Mercedes questo weekend è apparsa la terza vettura del lotto, ma comunque in grado di portare a casa punti pesanti per le due classifiche mondiali.

McLaren voto 6: In casa McLaren c’è un po’ di confusione nelle strategie anche perchè non si spiega per quale motivo Button ritarda  il primo pit stop per poi fermarsi una seconda volta a soli 10 giri dalla fine.

Lotus voto 6,5: Non un weekend al top. Perde Kimi Raikkonen a 19 giri dalla fine per un problema al disco dei freni dovuto a una pellicola protettiva del casco finita nella canalizzazione del raffreddamento. Nel complesso tentare una gara ad una sola sosta non paga.

Force India voto 6: A punti con il solo Sutil, Di Resta deve accomodarsi a bordo pista dopo la silurata di Maldonado. Due punti utili, ma insufficienti per bloccare l’avanzata della McLaren che opera il sorpasso in classifica costruttori.

Toro Rosso voto 6: A punti, ma che erroraccio in Q1 quando manda i propri piloti in pista con troppa fretta. Risultato entrambi eliminati e costretti a partire dalle retrovie.

Pirelli voto 4: Nelle libere ci sono due casi di forature, ma in serata è chiaro che c’era un detrito in pista che ha danneggiato la gomma posteriore di Vettel e Alonso.

Il voto basso deriva piuttosto dal fatto che dal momento in cui la Pirelli ha modificato la carcassa delle gomme, ho la netta impressione che il mondiale sia più che assegnato, salvo clamorose smentite.

FIA voto 3: Per la gestione dell’appalto del fornitore di gomme. Nel weekend belga apprendiamo che sono in corso discussioni per riportare la Michelin in F1 nonostante gran parte delle scuderie e il promotore commerciale abbiamo sottoscritto un accordo con la Pirelli. Lo zampino di Jean Todt in vista delle votazioni per l’elezione del presidente FIA, c’è tutto.