A quattro Gran Premi dalla conclusione della stagione 2014 di F1, Lewis Hamilton si aggiudica una gara, quella giapponese di Suzuka, molto movimentata dentro e fuori la pista, e mantiene la testa della classifica mondiale. È successo praticamente di tutto: dalle voci dei “trasferimenti” di scuderia di Alonso e Vettel nel pre-gara, alla pioggia che non ha dato tregua a piloti e scuderie, influenzandone le strategie, al grave e tragico incidente di Jules Bianchi. Ma andiamo con ordine.
La vigilia di questo 15° Gran Premio viene turbata dalla notizia del passaggio di Sebastian Vettel alla Ferrari nel 2015. A partire dal prossimo anno, infatti, il tedesco quattro volte campione del mondo prenderà il posto di Fernando Alonso, il quale, a sua volta, potrebbe fare ritorno in McLaren, che il prossimo anno tornerà ad avere l’appoggio della Honda. L’attuale posto di Vettel sarà affidato al giovane russo Daniil Kvyat, classe 94’, che, attualmente alla Toro Rosso, farà coppia con Daniel Ricciardo.
Il tedesco di Heppenheim, a cui non si può chiedere di più dopo tante soddisfazioni e successi, sfrutta la clausola di rescissione del suo contratto in scadenza nel 2016 – secondo la quale non doveva essere oltre i primi tre nella classica Mondiale dopo il 30 settembre –, saluta la Red Bull, che conferma la sua politica di puntare sui giovani piloti, continuando ad allevare in casa i campioni del futuro, e sbarca alla Rossa di Maranello, dove spera di poter portare altrettanti successi.
Come detto in precedenza, il Gran Premio è fortemente influenzato dalla pioggia battente, vera protagonista a Suzuka. La gara inizia, non a caso, in regime Safety Car, viene interrotta per poi consentire la ripresa dalla corsia dei box. La prima delusione è targata Rossa, in quanto Alonso, dopo soli tre giri, è costretto a dire addio alla corsa, causa guasto elettrico. Le Mercedes fanno il bello e il cattivo tempo e, una volta uscita la Safety Car, si prendono la scena, in particolare quella di Hamilton che intorno al trentesimo giro attua il sorpasso su Rosberg e si pone in testa alla gara. Dietro, non si vedono le Ferrari – giornata nera per loro – ma ci sono le Red Bull che, con Vettel e Ricciardo, spodestano Bottas e Massa dal terzo e quarto posto. Le emozioni, purtroppo, non finiscono qui, perché la pioggia torna a battere sull’asfalto di Suzuka e a farne le spese sono Adrian Sutil e Jules Bianchi: il primo va a schiantarsi contro un muro di gomme, il secondo lo imita, ma con conseguenze ben peggiori, uscendo nello stesso punto e andandosi a schiantare contro la ruspa che stava portando via la Sauber di Sutil. Incidente gravissimo, questo, che porta all’interruzione del Gran Premio a nove giri dal termine: Hamilton si aggiudica una gara folle ma l’attenzione di tutti si sposta su Bianchi, trasportato, privo di sensi, all’ospedale più vicino e ora in coma in gravi condizioni.
Ordine di arrivo:
Hamilton, Rosberg +9’’, Vettel +29’’, Ricciardo +39’, Button 67’.
Classifica piloti:
Hamilton 266, Rosberg 256, Ricciardo 193, Vettel 139, Alonso 133.