Nurburgring, 08 luglio 2013 - Il Gran Premio di Germania ha visto il tre volte campione del mondo Sebastian Vettel vincere davanti al pubblico di casa. Il tedesco ha disputato una gara estremamente consistente, conquistando la vetta della classifica già dalla prima curva e mantenendola fino alla fine. La nuova configurazione degli pneumatici ha fatto da padrone in questo weekend dove la Lotus è risorta e la Mercedes non è stata pervenuta. Scuderia Ferrari senza infamia e senza lode. Male anche la Force India. Punto speranza per la Sauber.
TOP
- Sebastian Vettel – Il tre volte campione del mondo compie un acuto sul circuito di casa effettuando una corsa alla Vettel. Primo alla prima curva cerca di scappare via – in corsa e nel mondiale – concedendo poco alle speranze di rimonta degli avversari, vedi Lotus nella fattispecie. La sua Red Bull viaggia come un treno e queste condizioni sono le ideali per il compimento di un altro capolavoro firmato Vettel-Red Bull-Newey.
- Lotus-Renault – La cintura in kevlar fa risorgere il team di Enstone, che nutriva speranze iridate fino al GP di Spagna e poi ha subìto una costante discesa conclusasi, però, ieri. Raikkonen e Grosjean, Vettel escluso, la fanno da padrone in pista, con il francese per lunghi tratti più veloce del finnico. La Lotus è una macchina gentile sugli pneumatici – attuali, di questo periodo – e la corsa di ieri ne è la dimostrazione. Potranno dar fastidio alla lotta mondiale.
- Nico Hulkenberg – Punticino di speranza conquistato dal tedesco sul circuito amico che da speranza a lui, fortemente demotivato ultimamente, e alla Sauber, in profonda crisi tecnica e finanziaria. Le sorti del team confederato dipendono anche da questi risultati.
FLOP
- Scuderia Ferrari – Cosi proprio non va. La F138 di Alonso – l’unica in gara in quanto Massa non ha, volontariamente, partecipato alla corsa per motivi ancora non spiegabili razionalmente – non ha avuto il passo gara sufficiente a contrastare le vetture che sono finite a podio. Non è mai parsa in grado di tenere il passo nonostante una qualifica sacrificata al fine di una migliore strategia in gara, che non si è rivelata tale o almeno non totalmente. Le condizioni, è vero, sono cambiate rispetto al venerdi, con una sostanziale quantità di gradi centigradi in più sull’asfalto che hanno reso, praticamente, quasi vane le sessioni di prove libere e quindi lo studio delle strategie. Ad ogni modo la Ferrari è tornata ad avere un pizzico di competitività in più dopo Silverstone solo perchè ha rinunciato agli aggiornamenti portati in UK tornando ad una vettura più convenzionale. Ciò da l’idea dello stato in cui si trova la Ferrari ora e le difficoltà con cui dovrà combattere d’ora in avanti: mentre gli altri aggiornano le proprie vetture e volano, la Ferrari sembra un gambero. Serve una inversione di tendenza a partire dalla factory di Maranello.
- Force India – Ecco perchè il team di Mallya preferiva le vecchie coperture con cintura in acciaio. Anche il team indiano è vittima del cambio delle coperture e si ritrova fuori dalla zona punti con entrambe le vetture. Il futuro, in termini di gomme e speranze di risultati, a questo punto è una forte incognita.
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