Roma 12 febbraio 2014 – In questi giorni si è parlato molto del surriscaldamento delle componenti elettriche patito dalla Red Bull a Jerez, ma non va dimenticato che anche altri team hanno avuto il loro gran da fare con problematiche della stessa natura.
Ovviamente nessuno è stato colpito dai grossi problemi che hanno costretto la RB10 a perdere praticamente l’intera sessioni di quattro giorni in Spagna, ma sicuramente il surriscaldamento delle componenti elettriche ha rappresentato per tutti una criticità da affrontare.
Se la Red Bull, a quanto pare, ha sofferto la rastremazione del retrotreno voluta da Adrian Newey, la Mercedes a Jerez probabilmente aveva già considerato il rischio di un eccessivo restringimento al posteriore, tanto da portare in pista ben due versioni posteriori della sua W05.
Dal disegno che vi proponiamo vi mostriamo le due soluzioni: la prima in alto, con delle pance più rastremate, la seconda con un evidente allargamento della sezione tale da facilitare il raffreddamento dei componenti elettrici. Da notare anche come, la seconda soluzione utilizzata dalla Mercedes abbia usato anche dei bracci sospensivi diversi: identica geometria in entrambi i casi ma con la sezione dei bracci maggiorata nel prima soluzione e sezione ridotta nella seconda, segno evidente che, come nel caso della sospensione anteriore, la mercedes curi particolarmente l’aspetto aerodinamico di queste parti. Su questo argomento leggi qui: http://www.f1sport.it/2014/01/29/f1-tecnica-le-sospensioni-anteriori-ed-il-nuovo-ordine/Anche la Ferrari, come abbiamo visto, negli ultimi giorni dei test ha subito problemi di surriscaldamento delle parti elettriche dell’ERS, e in questo articolo http://www.f1sport.it/2014/02/02/f1-tecnica-la-ferrari-vista-a-jerez/ vi avevamo fatto vedere che tipo di soluzioni provvisorie erano state applicate. Da quanto sta emergendo in queste ore, sembrerebbe che la F14-T soffra il surriscaldamento dei cavi elettrici che collegano l’MGU-K e la Centralina di gestione dell’ERS e che la Ferrari a Jerez, per ovviare a questo problema, abbia girato con L’ERS ridotto di potenza erogabile. Un problema che, come vi raccontammo, non preoccupa però particolarmente gli uomini Ferrari, ma che porterà a due possibili soluzioni: cercare di aumentare il flusso d’aria interno per migliorare il raffreddamento, oppure, aumentare la sezione dei cavi in questione per ridurne l’effetto Joule; quest’ultima soluzione però porterebbe ad un’inevitabile aumento di peso, cosa non trascurabile.
Problemi, come detto, che comunque un pò tutti hanno avuto e che rientrano (a parte Red Bull) nella normale gestione delle fasi di collaudo. Schiarite sembrano arrivare anche dalla sede della Red Bull di Milton Keynes, con Horner che rassicura l’ambiente, ridimensionando i problemi avuti a Jerez. Certamente per tutte le squadre un test molto importante sarà quello del Bahrain, dove si girerà in pista con temperature molto simili a quelle che s’incontreranno durante la stagione. Vedremo solo lì chi effettivamente avrà risolto i problemi di surriscaldamento e chi no.
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