Massimiliano CucuzzaF1Sport.it
Maranello, 31 maggio 2013 – La Ferrari prepara il GP di F1 del Canada anche al simulatore con Pedro de La Rosa, impegnato oggi, e Andrea Bertolini in alternanza con Davide Rigon. Il programma di lavoro è rimasto segreto ma l’impiego intensivo di tutto lo staff al completo anche nei prossimi giorni lascia pensare a importanti novità per la gara di Montreal.
Proveremo a spiegarvi come funziona, in che consiste e dove si trova il simulatore del Cavallino. Innanzitutto non si trova a Fiorano e neanche nel Reparto Corse, ma in un edificio dedicato, situato immediatamente ai margini dell’area destinata alla Gestione Sportiva.
Il simulatore poco somigliante ad una monoposto, quanto meno nel suo aspetto esterno, in realtà assomiglia ad un enorme “ragno” metallico. Il corpo centrale è composto da una sfera d’alluminio e materiale composito del peso di circa due tonnellate, sospesa a quasi cinque metri d’altezza da terra; le zampe-sostegno del “ragno” sono cinque enormi stantuffi idraulici che hanno il compito di sollevare in aria e spingere avanti e indietro anche di 3/4 metri la sfera, con grande velocità, in modo tale da simulare le forze centrifughe a cui una monoposto F1 è sottoposta, anche se a detta della stesso Bertolini non è possibile avvicinarsi alle accelerazione G vissute sul proprio copro da un pilota della Ferrari in pista.
Il movimento degli stantuffi è controllato elettronicamente da enormi attuatori idraulici del peso di quasi mezza tonnellata l’uno. Nascosta dall’intreccio di tubi e strutture, la scocca di una vera monoposto di F1 visibile a malapena dall’alto.
Il motore del simulatore è rappresentato da dieci server multiprocessore capaci di supportare le necessarie elaborazioni di calcolo e grafiche per rendere così realistico questo gioiello tecnologico di casa Ferrari.
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