01 febbraio 2015 – La Red Bull stupisce sempre, e anche a Jerez in occasione del primo giorno di test lo fa portando in pista una vettura con una colorazione particolarissima per nascondere le sue forme e eventuali novità aerodinamiche.
I tecnici di Milton Keynes rivedono ovviamente il disegno del musetto della vettura ma mantengono però un bulbo, molto meno evidente rispetto al quello del 2014, che somiglia in parte a quanto visto sulla Williams presentata qualche giorno fa. Una soluzione anch’essa corta al minimo consentito degli 850mm dall’asse delle gomme anteriori e che consentirà il passaggio di una buona quantità d’aria nella parte bassa della vettura.
Filosofia dioversa rispetto ad altre concorrenti come McLaren e Ferrari che di fatto non utilizzeranno, almneo per ora, neanche il tanto ateso dispositivo S-Duct presente invece sulla nuova monoposto della Red Bull. Una soluzione che come abbiamo visto in passato, attraverso una feritoia nella parte bassa della vettura porterà un soffiaggio sopra il musetto per migliorare l’aerodinamica complessiva della vettura evitando. Efficenza che migliora grazie eliminando, o ritardando, distacco della vena fluida e migliorando il flusso nella parte inferiore della vettura, zona che come sappiamo risulta essenziale per l’efficenza aerodinamica della macchina. Sotto delle immagini del 2014 che rappresentano il funzionamento del dispositivo.
Nel disegno successivo l’S-Duct sulla nuova RB11.
La Parte posteriore della vettura sembra in linea con quella del 2014. Le pance, il cofano motore e anche l’ari-scoop non sembrano essere statti rivisti. Mantenuti anche i deflettori laterali nella stessa specifica del 2014. Insomma una vettura che non stravolge il progetto dell’anno passato ma che vista la colorazione sicuramente nasconde qualcosa di interessante.
F1 La Red Bull RB11 si nascondeF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi