17 ottobre 2014 – I regolamenti 2014, che hanno portato notevoli innovazioni soprattutto in campo motoristico, pare stiano spingendo le principali Case automobilistiche ad affacciarsi, seppure timidamente, verso il Circus iridato, visto e considerato che la Formula 1 sta diventando un nuovo terreno di sperimintazione di nuove tecnologie che possono essere applicate anche alla produzione di serie. Ma quanto c’è di vero nelle voci che circolano sui possibili ritorni delle Case automobilistiche come costruttor o semplici fornitorii?
Attualmente in Formula 1 sono presenti, come team, Ferrari e Mercedes, quest’ultima appena incoronata Campione del mondo (6 anni dopo la Ferrari, ultima Casa costruttrice di automobili ad aggiudicarsi il titolo). Questi marchi stanno anche fornendo le loro Power Unit ad altri 5 team, ampliando così il loro raggio d’azione. La Renault, invece, si è ritirata come team alla fine del 2009, limitandosi all’attività di fornitore di motori già dal 2010. Tra l’altro, la casa della Régie fornisce le unità motrici del nuovo Campionato di Formula E e delle serie cadette GP2 e GP3 (con le monoposto tutte realizate con telai Dallara, ndr).Esistono, accanto a queste Case, diversi altri progetti che stanno nascendo proprio a seguito della reintroduzione dei motori turbocompressi, abbinati a sistemi di recupero dell’energia sviluppata. Nella stagione 2015, infatti, farà il proprio ritorno la Honda, attraverso una partnership esclusiva con la McLaren (che da qualche anno è a sua volta diventata Casa di produzione di automobili supersportive). Inoltre, già da qualche anno la Red Bull collabora con la Casa Infiniti facente capo al Gruppo Renault, che sta trasportando alcune tecnologie dalla Formula 1 verso le auto di serie.
Accanto a queste conferme, vi sono diverse voci che circolano intorno a possibili nuovi ingressi, principalmente come fornitori di unità motrici. La più recente sembrta legata al marchio Audi, che ha messo sotto contratto Stefano Domenicali. La Casa di Ingolstadt, dopo avere trionfato per annin nel Mondiale Endurance e nella 24 Ore di Le Mans, categorie nelle quali continua a militare e dove ha portato alla vittoria per la prima volta un motore diesel e un propulsore ibrido, sta partecipando con un proprio team anche nel campionato di Formula E. L’ingresso in Formula 1 segnerebbe la volontà del gruppo Volkswagen di cimentarsi anche con la massima categoria velocistica a ruote scoperte, dopo che ha toccato con successo tutti i principali campionati mondiali a ruote coperte e legate ai prototipi (WRC, WTCC, WEC). L’ingresso della Casa di Ingolstadt si porrebbe quindi in continuità con le scelte già intraprese, prendendo ispirazione proprio dal grande laboratorio di sperimentazioni costituito dal Mondiale Endurance. Però, sul possibile ingresso in Formula 1 le bocche sono ancora cucite.
Un altro gruppo di cui si è parklato di recente come possibile ingresso nella massima formula come motorista è il Gruppo PSA Peugeot-Citroen, che pare intenzionato a rispolverare la propria anima sportiva, passando anche per la realizzazione di una Power Unit da destinare alla Formula 1. Tutto merito della nomina del nuovo Amministratore Delegato, Carlos Tavares, che nelle sue mosse per il rilancio del gruppo ha anche quello del ritorno ad alcune competizioni da cui era uscito (la Citroen è presente nel WTCC e nel WRC), ma allo stato non risulta ancora iniziato alcun progetto per la costruzione del propulsore.
Basi più solide, invece, sembra averle un altro nome storico della Formula 1, la Cosworth (non una Casa automobilistica, ma uno storico marchio di motoristi), che ha già costruito una factory costata 12 milioni di sterline e nei primi mesi del 2014 ha presdentato un prototipo della propria Power unit, con un progetto serio alle spalle, quello di produrre un motore a basso costo per i piccoli team sfruttando giovani ingegneri che vengono catturati dai costruttotri concorrrenti. Ma la Cosworth deve scontrarsi con la nuova proprietà della Rolls Royce, alla quale sembra che le competizioni non interessino, ma la Cosworth sembra avere le spalle larghe. A questo progetto sarebbe infatti legato il ritorno della Casa americana Ford, che si è interessata al reingresso nel Mondiale riprendendo una partnership durata oltre 40 anni (dal 1966 al 2010).L’ingresso delle nuove regole, quindi, pare costituisca elemento di curiosità da parte degli addetti ai lavori, ma sulla questione alcune Case non hanno ancora avviato alcuna iniziativa per la produzione dei motogeneratori da destinare alla massima formula. Certo è, però, che le Case si stanno sempre più avvicinando a questo mondo. A queste ipotesi già illustrate, infatti, se ne aggiungono altre che sono più velate ma comunque suggestive: si parla, infatti, di un possibile interessamento della BMW (primo motore turbo iridato della storia, con la Brabham di Nelson Piquet), anche se sono arrivate le smentite di circostanza. Si era parlato anche di un ritorno della Toyota, ma finora è rimasto lettera morta.
Indubbiamente, le ricadute sul piano commerciale sono notevoli e non sarebbe escluso che, se venissero modificate certe regole quali per esempio il budget cap, altre Case oltre a Mercedes e Ferrari decidessero di entrare non solo come fornitori di propulsori ma anche con team propri, anche per dare un segno tangibile di presenza che possa, a lungo termine, avere anche delle prospettive sul mercato delle vetture stradali, proprio perchè la Formula 1 è diventato un nuovo laboratorio di sperimentazione di soluzioni applicabili poi alle vetture stradali.
F1 | Le Case puntano al rientro da protagoniste?F1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi