Londra, 6 maggio 2013 -L’idea di aiutare i giovani piloti di F1 a fare piu’ esperienza attraverso un extra set di gomme per il venerdi, e’ stata abbandonata.
Indubbiamente una brutta notizia per quei giovani piloti all’esordio in F1 e che hanno avuto diversi problemi di adattamento, tra questi, soprattutto Esteban Gutierrez della Sauber.
Rimane forte il problema del rapporto tra mantenimento dei costi ed accesso alle monoposto da parte dei giovani piloti esordienti, in particolar modo i cosiddetti piloti “paganti”.
Un esempio abbastanza tipico e’ proprio quella del pilota messicano. Ma non solo. Anche van der Garde della Caterham e Max Chilton della Marussia sembrano avere lo stesso problema e, in alcuni casi, come quando il team decide di provare altri giovani piloti, il numero di ore passate in macchina diventa anche di meno.
In piu’ metteteci anche il fatto che alcuni dei team piu’ piccoli, come per esempio la Sauber, non hanno un simulatore dove fare “allenamento” a meno che non usino quello degli altri team. Ed ho forse proprio questa la ragione della differenza di prestazioni nella Sauber dell’anno scorso, al netto delle differenze tecniche. Kamui Kobayashi, pilota di ottima esperienza e sicuramente non un “rookie”, Sergio Perez, si debuttante ma con la possibilita’ di accedere al simulatore della Ferrari facendo parte all’epoca dell’Accademia della Rossa. Un lusso che il “povero” Gutierrez non ha.
Difficile trovare una soluzione in questa situazione di taglio dei costi un po’ a tutti i livelli e considerando che i top team non lasciano molto spazio se non nessuno ai piloti debuttanti nelle sessioni di prova del venerdi.
Una possibile soluzione potrebbe essere quella di riservare una qualche forma di spazio ai giovani piloti il giovedi, mentre i piloti titolari sono impegnati negli incontri stampa, ma comunque richiederebbe un extra set di gomme da parte della Pirelli ed extra costi da parte dei team che avrebbero intenzione di portare avanti un tipo di iniziativa del genere.