04 novembre 2014 – Rosberg sembra ormai tagliato fuori dalla corsa al mondiale ma la voglia di vincere, la questione affidabilità e il doppio punteggio di Abu Dhabi rendono ancora possibile un clamoroso ribaltone.
Hamilton e Rosberg, un titolo per due: due corse alla fine del campionato, 17 punti di distacco ma ben 75 punti ancora in palio. Ecco perché un finale di stagione apparentemente scontato in realtà sarà una volata da decidere sul filo di lana. Da una parte un lanciatissimo Lewis Hamilton vincitore delle ultime cinque gare, diventato domenica ad Austin il pilota britannico più vincente di sempre e dall’altra un Nico Rosberg che ora non potrà assolutamente essere la pallida copia del leone che ha combattuto di strategia ed intelligenza, al limite del regolamento fino a metà stagione.
Un altro parametro, equo tra i due contendenti, è quello dell’affidabilità. La Mercedes imprendibile e velocissima in quasi tutte le piste durante l’anno ha talvolta mostrato qualche grana di affidabilità; capitasse in Brasile alla monoposto rivale, tutto sarebbe davvero riaperto.
Per vincere serve un altro Rosberg, la lotta al titolo merita un duello come quello visto in Barhain. Si può vincere o perdere, in ogni caso Nico deve combattere.
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