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F1: Vettel on fire! Hamilton out

Creato il 20 settembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nel circuito di Marina Bay, Vettel porta a casa la terza vittoria stagionale seguito da Ricciardo e Raikkonen. Incredibile Verstappen.

La gara

Quella di Singapore è una gara che sarà ricordata a lungo, per la quantità di emozioni, gioie e delusioni regalate.

Dopo la pole ottenuta nella giornata di sabato, Sebastian Vettel effettua una partenza perfetta, riuscendo a contrastare l’altrettanto brillante scatto di Daniel Ricciardo. Vettel, carichissimo, sembra quasi voler prendere il volo con la sua Ferrari; infila una serie di giri incredibili che lo portano ad accumulare un vantaggio di quasi 5 secondi nei primissimi giri. Un ritmo forsennato che, se da un lato privilegia lo spettacolo, dall’altro induce le gomme ad un degrado molto accentuato. Non è la giornata giusta per gli amanti delle strategie e dei calcoli e lo si capisce sin dal principio. Nel corso del sedicesimo giro, un incidente tra Hulkenberg e Massa causa l’entrata in pista della Safety Car (ospite abituale del GP di Singapore). Di conseguenza, i distacchi vengono azzerati ed è tutto da ricostruire per Vettel. L’attenzione è giustamente concentrata sul terzetto di testa, Vettel, Ricciardo, Raikkonen, ma, durante il ventisettesimo giro, si registra un Team Radio shock di Hamilton nel quale il pilota Mercedes accusa una mancanza di potenza del motore. Un serio problema di affidabilità che costringerà Lewis al ritiro qualche giro più tardi. Nel momento in cui Seb sembra aver riallungato le distanze, si verifica un evento la cui gravità dovrà, giocoforza, esser oggetto di discussione nei giorni  a venire: invasione in pista. Nuova, conseguente, Safety Car. Per l’ennesima volta, Vettel costretto a ripartire da zero. Il Ferrarista ne ha decisamente di più rispetto al pur combattivo Ricciardo e martella in maniera impressionante giro dopo giro, fino al punto in cui Daniel si vede costretto ad alzare il piede ed accontentarsi di un’ottima seconda posizione. Kimi taglia il traguardo terzo, riuscendo a tener a bada Nico Rosberg.

Great job! #SingaporeGP #redseason pic.twitter.com/B1pEXT0OAJ

— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) 20 Settembre 2015

L’analisi

Doveroso, iniziare dagli evidenti problemi in casa Mercedes. La scuderia tedesca riscontra, da Monza, seri problemi di affidabilità che coinvolgono i motori di entrambe le vetture. Si ricordi che Rosberg monta il quarto ed ultimo motore a disposizione (prima di incorrere in penalità). I problemi sono venuti a galla con le ultimissime evoluzioni sviluppate nel corso di queste due settimane, e prova ne è il fatto che i Team clienti (Williams, ad esempio), i quali montano motori privi delle dette evoluzioni, non registrano accidenti di tal natura. A sei Gran Premi dalla fine, con un Vettel scalpitante, l’affidabilità in casa Mercedes potrebbe divenire un fattore da prendere in seria considerazione.

Capitolo Ferrari. Una macchina pimpante, esplosiva, con un assetto impareggiabile. Un lavoro, quello portato avanti dal Team, basato sull’intera stagione. Il Team Manager Arrivabene aveva posto come obiettivo finale due vittorie stagionali, la Ferrari (id est Seb) è a tre. Un progetto che sembra concentrarsi più su Vettel, un progetto che lo coinvolge in pieno, con tutte le sue componenti tecniche ed umane. L’obiettivo (minimo) diventa agguantare Rosberg, lontano otto punti, ma si sa … sognare non costa nulla. Bene anche Kimi che, dopo l’orrenda partenza nel GP di Monza, porta a casa un gran terzo posto precedendo Nico Rosberg.

Dopo tante critiche, è tempo di festeggiamenti anche in casa Red Bull, lato Ricciardo. L’australiano termina secondo dopo una battaglia che lo ha visto sconfitto solo nel finale di gara. Guerriero nato, certo, ma con il sorriso sempre stampato in faccia anche nei momenti più bui della sua avventura in F1 (parecchi in quest’annata).

Applausi a scena aperta per i due giovani terribili della Toro Rosso, Verstappen e Sainz, che non perdono occasione per far divertire ed entusiasmare con le loro folli gare. In special modo, gli onori oggi vanno a Max Verstappen, autore di una rimonta fuori dal comune. Costretto a partire dai box, doppiato, per un probelma tecnico, mette in scena una gara ricca di sorpassi avventati e spregiudicati. Uno stile di guida avventato, ma che paga: termina il GP in ottava posizione.

Sebastian Vettel vince il suo quarto Gran Premio a Marina Bay, superando nella classifica all time di vittorie Ayrton Senna (41).

ORDINE D’ARRIVO:

1 Sebastian Vettel (Ferrari)

2 Daniel Ricciardo (Red Bull)

3 Kimi Raikkonen (Ferrari)

4 Nico Rosberg (Mercedes)

5 Valtteri Bottas (Williams)

6 Daniil Kvyat (Red Bull)

7 Sergio Pérez (Force India)

8 Max Verstappen (Toro Rosso)

9 Carlos Sainz Jr. (Toro Rosso)

10 Felipe Nasr (Sauber)

CLASSIFICA MONDIALE PILOTI :

1 Lewis Hamilton (Mercedes)              252

2 Nico Rosberg (Mercedes)                   211

3 Sebastian Vettel (Ferrari)                   203

4 Kimi Raikkonen (Ferrari)                   107

5 Valtteri Bottas (Williams)                   101

6 Felipe Massa (Williams)                       97

CLASSIFICA MONDIALE COSTRUTTORI:

Mercedes   463

Ferrari             310

Williams         198

Tags:Bottas,F1,ferrari,Formula 1,gran premio,Hamilton,Kvyat,massa,Mercedes,motori,Nasr,Raikkonen,Ricciardo,risultati F1,Rosberg,Singapore,Verstappen,Vettel,williams Next post

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