TECNICA (Stadio “Tardini”, Parma). Con una prestazione sontuosa di Antonio Cassano, il Parma abbatte l’ostacolo Sassuolo e immagazzina tre punti fondamentali per la corsa alla salvezza. Il Sassuolo si suicida nella ripresa: in superiorità numerica per tutta la frazione, i neroverdi si gettano in avanti dimenticandosi completamente che nei ducali gioca un attaccante che, quando vuole, è capace di cambiare con i suoi piedi il corso della gara.
La partita
Donadoni e Di Francesco presentano entrambi un 3-5-2 “new generation”, con le mezzali più incisive degli esterni e Cassano e Berardi a fungere da terminali di classe affiancati dai più ficcanti Palladino e Zaza.
L’equilibrio si evince sin dalle prime battute: su un terreno di gioco zuppo dalla pioggia, il Parma è lento nel dettare i tempi e il Sassuolo impreciso nelle ripartenze.
Al 17′ la prima grana per i padroni di casa: in un contrasto con Ziegler, Biabiany riporta un trauma distorsivo al ginocchio destro; al suo posto entra Rosi, un cambio che per quanto obbligato si rivelerà proficuo. Al 21′ la prima emozione: De Marco ravvisa l’offside di Palladino, ma Cassano era partito in posizione regolare; le polemiche del Tardini possono starci, in un’azione che terminerà con un gol, proprio di Palladino, non regolare per il tabellino.
Il Sassuolo prova ad affidarsi alla verve di Zaza e alla tecnica di Missiroli e Berardi, ma dà l’impressione di essere squadra fragile nonostante i pareggi messi in cantiere con Napoli e Lazio. E infatti al 32′ soccombe: Acerbi perde palla ingenuamente nel tentativo di coprirla sul fondo, Cassano la fa sua pennellando sulla testa di Palladino la rete dell’1-0.
Donadoni e i suoi paiono condurre in porto il primo tempo, ma al secondo minuto di recupero Gobbi combina la frittata: retropassaggio suicida, Berardi intercetta e Mirante lo mette giù sulla linea dell’area: De Marco è incerto, ma il giudice di porta Nasca detta rigore ed espulsione. Berardi fa 1-0.
Nella ripresa i gialloblu si presentano con un 4-4-1 appoggiato alla fantasia di Cassano, mentre già al 65′ Di Francesco mette il turbo togliendo Missiroli e inserendo Floreo Flores: proprio l’ex Udinese e Genoa colpisce il palo quattro minuti dopo, un episodio che lascerà parecchi rimpianti a Magnanelli e soci.
E’ infatti il 70′ quando Cassano prende palla sulla sinistra e disegna verso il centro un cross che il rapace Rosi incorna sul palo lontano: in dieci uomini il Parma torna in vantaggio.
Gli ospiti sono storditi, leggono male diverse situazioni e hanno in Schelotto il giocatore più impreciso e disordinato. Non è un caso che sei minuti dopo il Parma metta in ghiaccio la partita: Bianco tiene in gioco Cassano, Fantantonio controlla e mette in rete di destro. Per il Sassuolo è notte fonda: l’espulsione assurda di Magnanelli (due falli di mano in due minuti) è il manifesto dell’inesperienza della squadra di Di Francesco. Il Tardini, invece, si coccola un Cassano che quest’oggi ha fatto il bello nel cattivo tempo.
PARMA-SASSUOLO 3-1 (1-1) 32′ Palladino 45′+5′ rig.Berardi 70′ Rosi 76′ Cassano
ESPULSI: Mirante al 45′+2′ per fallo su Berardi su chiara occasione da rete, Magnanelli all’88′ per doppia ammonizione
PARMA (3-5-2): Mirante; Cassani, Lucarelli, Felipe; Biabiany (17′ Rosi), Gargano, Valdes (81′ Aquah), Parolo, Gobbi; Palladino (45′+4′ Bajza), Cassano. All: Donadoni
SASSUOLO (3-5-2): Pegolo; Marzorati, Acerbi, Bianco; Schelotto (76′ Alexe), Kurtic (73′ Laribi), Magnanelli, Missiroli (61′ Floro Flores), Ziegler; Berardi, Zaza. All: Di Francesco
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