Fabbio si presenta ma la sala è semivuota

Creato il 26 marzo 2012 da Lapulceonline

Inappuntabile la presentazione del candidato sindaco di Aleessandria, Piercarlo Fabbio, al Teatro Alessandrino, domenica mattina. Inappuntabile ed esaustiva dicevamo, grazie anche alle doti dialettiche che Fabbio esibisce ogni qualvolta gliene si presenti l’occasione.

E sul palco, Fabbio, di occasioni ne ha avute molte e, fra una battuta e l’altra, ha puntualmente elencato le operazioni svolte nei cinque anni trascorsi, sottolineando anche quanto si sia strenuamente battuto con la Corte dei Conti affinché si riconoscesse che il Comune non sia affatto in dissesto.

Dissesto ereditato dalla giunta precedente ha tenuto a ribadire, ma ovviamente, non essendo né il luogo né il momento adatto per controbattere quanto sostiene la sua Aministrazione, ci auguriamo che questo particolare sia oggetto di futuri dibattiti magari con chi (Mara Scagni, candidata anch’essa) guidò quella giunta nei cinque anni precedenti.

Attesi gli interventi degli ex ministri Sandro Bondi e di Ignazio La Russa anche se alla fine, entrambi si sono esibiti soprattutto su problemi di carattere nazionale.

Incisivi e diretti invece gli interventi della coordinatrice, on. Manuela Repetti e dell’on. Agostino Ghiglia, più centrati su argomenti come l’articolo 18 (Repetti) o la considerazione (on.Ghiglia) che il cittadino comune, dal sindaco vuole risposte su fatti contingenti come il posizionamento di panchine o la realizzazione di piste ciclabili, insomma cose concrete e quanto più possibili immediate.

Centrata anche la risposta apparentemente casuale data alla presidente provinciale Repetti, in merito ad un sempre scarso coinvolgimento femminile nelle liste a sostegno di candidati femminili, al punto che alla richiesta della Repetti affinché si presentassero sul palco le candidate del gentil sesso, ben otto si sono affollate sul palco mettendo momentaneamente in crisi l’organizzazione che ha peraltro provveduto immediatamente a fornire le seggiole necessarie.

Dunque, come già detto all’inizio, una organizzazione inappuntabile ma con l’handicap di una scarsa presenza di uditori. Impossibile infatti non fare un confronto fra l’entusiasmo che riempiva lo stesso teatro cinque anni fa e la platea di domenica mattina, dove erano più numerose le poltrone vuote di quelle occupate.

Chi non ricorda, fra chi assistette alla kermesse di cinque anni fa, quella stessa sala strapiena fra lo sventolio di decine di bandiere di Forza Italia, di AN, di Fiamma Tricolore, di Gente Produttiva, di Lega Nord, del Nuovo PSI, dell’UDC ed altri ancora (12 tra liste civiche e partiti, FI compresa).

Il messaggio che si raccoglie oggi è talmente evidente che soltanto agenzie di sondaggio a pagamento possono sostenere dati difficilmente credibili, soprattutto dopo lo scarso successo di pubblico evidenziato domenica scorsa.

Certo, mancano ancora una quarantina di giorni prima che gli alessandrini vadano a depositare la loro scheda elettorale nelle urne e tutto è ancora possibile.

Piero Archenti


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