Fabbrica Italiana Automobili Torino

Da Lebarricate @gaetano_rizza

Ancora a proposito del referendum imposto ai dipendenti della Fiat dal bel tomo di Marchionne.
Quando il tipo ha deciso di andare a prendersi uno stipendio, maggiore di 5000 volte quello di un dipendente, nell’azienda in oggetto, in cambio di risultati, sapeva benissimo di essere andato ad occuparsi della Fiat, ovvero della Fabbrica Italiana Automobili Torino.
Ma come può un manager che va alla Fiat minacciare di trasferire gli stabilimenti in un altro posto del mondo? Dovrebbe perlomeno aver pensato anche di cambiare il nome all’azienda, spero.
Col referendum che ha imposto minacciando il trasferimento della fabbrica, con la scusa della maggior produttività ha voluto colpire nella dignità i suoi dipendenti e di conseguenza i dipendenti italiani tutti; e questo in cambio di qualche euro in più nella busta paga.
Qualche euro in più in cambio di minore dignità e minor consapevolezza di se.
E i dipendenti, per il 54%, hanno votato a favore di questo meschino ricatto.
Il valore di una scheda telefonica in più, in cambio della dignità di tutti i lavoratori.
Penso che chi ha votato per Marchionne non abbia considerato fino in fondo la valenza che aveva quel referendum.
La Fiat andrebbe molto meglio se i dirigenti fossero meno avvoltoi e non prendessero di stipendio, a testa, tanto quanto prendono tutti i loro dipendenti insieme.
Altro che trasferire la Fabbrica Italiana Automobili Torino in Cina o in India.. o in capo al mondo..

Amen

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