Hai presente quello che hai provato quando ti hanno raccontato com’è andata per davvero con il risveglio di Biancaneve? Oppure che le scarpette rosse erano in realtà scarpe di ferro arroventato? O che alle sorelle di Cenerentola vengono cavati gli occhi? Oppure ancora la triste fine della Sirenetta, ben diversa da quello che abbiamo visto nel film della Disney?
Ecco, prendi proprio questo tipo di stupore e aggiungi un’idea che già di per sé sembra una di quelle usate e abusate: riprendere le vecchie fiabe della tradizione e portarle nel mondo attuale.
Di recente l’espediente è stato sfruttato per trarne il telefilm “Once upon a Time” con risultati alterni, a volte apprezzabili e a volte soporiferi.
FABLES è invece uno degli esperimenti più azzeccati in campo fumettistico degli ultimi quindici anni. Le fiabe, una volta portate nel nostro mondo, non saranno più le stesse… L’universo di FABLES può essere un posto davvero oscuro.
Da uno spunto non così originale e dal cervellino geniale di Bill Willingham (scrittore e sceneggiatore di fumetti per DC COMICS) nasce una saga epica e una vasta serie di spin off che continua ad appassionare i lettori e a rinnovarsi continuamente.
Cosa c’è di così particolare?
LA STORIA
Il punto di partenza è semplice: le fiabe sono vere e vivono tra di noi, nel nostro mondo. La dimensione favolistica cui appartengono è da secoli tiranneggiata da un misterioso imperatore e i ribelli sono fuggiti per nascondersi nel mondo degli umani. Le favole umanoidi si rifugiano a Favolandia, una comunità nascosta a New York, mentre quelle che non potrebbero assolutamente passare per gente qualsiasi abitano nell’isolata Fattoria. In entrambe le comunità vigono leggi draconiane per evitare che gli umani possano scoprirli e che il terribile imperatore venga a sapere di loro.
Biancaneve e il Sindaco cercano di amministrare e proteggere le favole rifugiate e il Lupo Cattivo da una mano come tutore della legge.
Le vicende dei vari personaggi sono davvero intricate e spesso assumono contorni da spy-story, thriller, talvolta pura azione, sword & sorcery, horror, chi più ne ha più ne metta, nessuno è al riparo.
Le tematiche affrontate sono decisamente spiazzanti, l’ingenuità di base delle fiabe si scontra con situazioni crude e violente che di sicuro non sono adatte a un pubblico troppo giovane. Drammi e situazioni estreme abbondano e vanno a braccetto con sviluppi inaspettati delle storie così come le conoscevamo.
FABLES si snoda in 150 albi più vari Spin Off di approfondimento e presenta diversi archi narrativi, in cui il più importante è quello riguardante la lotta contro l’imperatore. La trama si evolve e si arricchisce, cambia strada e ci porta su binari sempre diversi, è impossibile annoiarsi.
La saga è sempre movimentata da minacce esterne, rivoluzioni interne, problemi creati dagli stessi abitanti… Ogni avvenimento è collegato agli altri, come in un vero universo, vivo e pulsante.
I PERSONAGGI
Uno dei punti di forza di FABLES è la tridimensionalità dei personaggi che la animano. Lo sterminato calderone delle fiabe popolari cui attingere fornisce a questa saga una riserva incredibile di personaggi e di possibili sviluppi. Ognuno ha la propria storia, molto spesso diversa da quello che conoscevamo, e la possibilità di crescere e cambiare, evolversi in base agli avvenimenti pazzeschi in cui vengono coinvolti gli abitatori di Favolandia.
L’arco narrativo di Luca Wolf, il Grosso Lupo Cattivo delle favole, e di Biancaneve è uno dei più importanti e il modo in cui si sviluppa è così ben congegnato che da solo potrebbe sostenere l’intera serie.
Ho particolarmente apprezzato lo sviluppo del Principe Ranocchio, e il destino che gli riserva dapprima una parte da spalla tonta di un personaggio secondario e poi lo trascina in eventi tragici, fino a diventare una specie di nuovo messia.
Ogni personaggio ha la sua storia, il suo sviluppo imprevisto e degli aspetti poco noti, delle ombre…
DISEGNI
Dalla cura delle copertine ai disegni interni la qualità è quasi sempre altissima grazie a una schiera di artisti come Mark Buckingham, P. Craig Russell e Bryan Talbot che apportano stili anche molto diversi tra loro.
È francamente impossibile mostrare tutti gli esempi in cui gli episodi di FABLES sono stati una festa per gli occhi. Ho apprezzato molto i primi titoli disegnati da Buckingam, che ha un tratto molto adatto al taglio di questa serie, sospeso tra realistico e umoristico.
Menzione d’onore per lo spin off “Le 1001 notti di Neve” in cui ritroviamo Biancaneve in missione per conto di Favolandia ma intrappolata al posto di Sherazade e costretta a raccontare episodi della vita delle fiabe.
Tra i vari, brevi episodi, ecco quello illustrato da uno dei miei preferiti, John Bolton, in cui si racconta la vera storia di Biancaneve.
Fables è stato pubblicato in Italia dapprima a puntate, sulla vecchia rivista Vertigo (Magic Press), poi in volumi da Planeta De Agostini e Lion Comics.
Non può mancare nella biblioteca di un appassionato di fumetti!
Infine, su Wikipedia potete trovare la lista aggiornata delle uscite in italiano.
Mala Spina