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Facce da Harim #16: Marina Ruiz e The Iron Ring

Creato il 12 settembre 2011 da Harimag

Ieri ha chiuso i battenti l’Etna Comics, l’evento che ha letteralmente riempito il Centro Fieristico Le Ciminiere di Catania di appassionati e curiosi dal 9 all’11 Settembre. Una tre giorni ricca di cosplay, anteprime, workshop, concerti, contest e sfilate. Sabato pomeriggio noi di Harim Network ci abbiamo fatto una capatina e tra gli stand, pieni di gadget, magliette e fumetti, ecco comparire, sorridente e in dolce attesa, un viso noto: Marina Ruiz, diplomata in Fashion Design all’Accademia Euromediterranea nel 2009. Non potevamo che farle qualche domanda per sapere cosa è successo in questi 2 anni e ne abbiamo scoperte delle belle! Ecco cosa ci ha risposto.

  • Cosa ci fa una diplomata all’Accademia Euromediterranea qui all’Etna Comics? 

In questi giorni si aprono le porte di un evento nuovo per la città di Catania, ma da tanti anni atteso e desiderato: la prima fiera del fumetto sul territorio etneo, nonché la mostra-mercato più grande della Sicilia. Noi, The Iron Ring, siamo qui per mostrare abiti ed accessori per giocatori di ruolo e cosplayer. La prima fiera di questo genere che, finalmente, presenziamo nella nostra terra dopo essere stati sempre al nord Italia o all’estero dove certe culture alternative sono fortemente diffuse.

Facce da Harim #16: Marina Ruiz e The Iron Ring
Facce da Harim #16: Marina Ruiz e The Iron Ring

  • Una passione che condividi con tuo marito, quindi. Quand’è nata?

La mia passione per il costume storico, teatrale e cinematografico è nata realizzando costumi per me stessa e poi per gli amici in seno ad un hobby che ho coltivato da giovanissima, il gioco di ruolo dal vivo. Mi sono laureata in Chimica Bioinorganica ed ho lavorato alcuni anni all’Università di Catania, ma quando tornavo a casa era il cucito che mi riempiva l’anima. Come secondo lavoro aiutavo il mio attuale marito nella sua piccola azienda che si occupava di props, accessori ed armature.

  • Ben presto, però, da secondo lavoro è diventata la tua principale occupazione…

Sì, non mi pesava stare ore ed ore a creare, non avere week-end disponibili. Quando la passione riesce ad avvolgerti perché non portarla avanti? Così ho deciso di passare dal cucito amatoriale a quello professionale iscrivendomi al corso di due anni in Fashion Design e Modellistica dell’Accademia Euromediterranea, che ho successivamente integrato con un anno di approfondimento. Grazie alle nozioni di disegno, dopo il secondo anno sono riuscita ad entrare tra i finalisti del corso per Costumisti Cinematografici del Sannio Film Fest dove ho potuto capire cosa davvero volevo dalla vita.

Facce da Harim #16: Marina Ruiz e The Iron Ring

  • Complimenti, Marina! E dopo? Cosa hai fatto in questi anni?

In questi anni ho avuto la possibilità di lavorare con diversi privati per realizzare i loro piccoli sogni fantasy o del mondo del cosplay. Mi sono occupata della realizzazione di indumenti d’epoca altamente fedeli sia per appassionati di ricostruzione storica sia per due allestimenti didattico museali presenti alla Rocca Normanna di Motta Sant’Anastasia (CT). Ho partecipato come costume designer e costume maker in diverse piccole produzioni cinematografiche italiane di genere storico, fantasy e fantascientifico; l’ultima, che ha visto la luce in questi giorni, è Dark Resurrection Vol.0 dove ho avuto l’occasione di vestire, tra gli altri, Nina Senicar.

Facce da Harim #16: Marina Ruiz e The Iron Ring
Facce da Harim #16: Marina Ruiz e The Iron Ring

  • Ma è fantastico! Non è da tutti riuscire a fare della propria passione il proprio lavoro. Cosa ti spinge ogni giorno a scegliere di percorrere questa strada?

Facce da Harim #16: Marina Ruiz e The Iron Ring
Avere la possibilità di spaziare dalla ricerca storica dei tagli, delle stoffe, degli accessori d’epoca alla creatività più assoluta quando si ha a che fare con storie ambientate in mondi immaginari, ti permette di avere stimoli sempre nuovi e di ampliare nel tempo il proprio patrimonio culturale e immaginativo. Posso dire che questo è un mestiere che non ti permette mai di sentirti totalmente preparato perchè non si smette mai di imparare qualcosa di nuovo.

E i progetti futuri?

Sogno il cinema, la mia ambizione più grande. Poter realizzare costumi per qualche film italiano che faccia parte di un nuovo modo di pensare quest’arte, fuori dai canoni in cui siamo costretti oggigiorno in Italia. Sogno di poter proporre ad altri Enti l’esperienza del museo didattico, perché lo sguardo interessato e le domande che incominciano a scaturire anche dalla bocca dell’osservatore più pigro, la possibilità di insegnare qualcosa sul nostro passato a qualsiasi usufruitore non tenendo conto dell’età, della cultura o della provenienza sociale, dona grandissime soddisfazioni.

Un percorso costellato di successi quello della nostra Marina che si appresta ad iniziare un progetto meraviglioso: quello di diventare di nuovo mamma. Tanti auguri da Harim Network!

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