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Faccia di Giuda.

Creato il 29 aprile 2013 da Philomela997 @Philomela997

I Monologhi di Sana – Rubrica

 

Cuori umani, insulsi e molli come il semolino

un cuore di fata, invece, batte fiero e libero”

(Oona – Legend)

Osservo con occhi di gelo,

e adesso non c’è altro

che rabbia.

Ho sempre odiato chi fa il male per il male.

Ma così,

così è troppo.

Così non esiste perdono possibile.

Mi sale la nausea

mentre penso alle parole di miele

che mi fai scorrere nelle orecchie.

All’espressione innocente

con la quale

sei venuto a cercarmi.

Ai sorrisi che mi rivolgi.

Hai la faccia di un Giuda,

e il cuore di un avvoltoio.

Passa la rabbia e restano

solo

lacrime di raggi di luna.

Rimpianto e rancore

si avvinghiano senza soluzione,

ogni oltre sensazione.

E sento già il mio cuore ridiventare selvatico e solitario,

lontano dall’addomesticata civiltà in cui l’avevi irretito.

Già trovo orribile e disprezzabile

la calma, la mancanza di verità e passioni.

Non sono fatta per questa gente,

mai lo sono stata.

Vigliacchi e bugiardi non fanno per me.

Sono una fiera, selvatica come il vento e incostante come il mare.

Appartengo al bosco, gli sono sempre appartenuta.

Lascio da parte ogni desiderio,

ogni pensiero;

li lascio scorrere via,

fuori da me, assieme alle lacrime;

sono di nuovo un essere selvaggio e solitario.

Vedo la parte sbagliata

della mia luna

oscurarsi di nuovo,

velata da nuvole nere.

Comprensione, affetto, pietà sgretolarsi e ridursi in cenere.

Erano le mie, le lacrime che bagnarono la polvere in una notte di luna.

Erano le tue, le braccia che mi circondarono le spalle per tenermi al sicuro.

Erano i miei, gli occhi grandi e colmi di paura e dolore.

Era il tuo, il ritmico battere del cuore che mi ridiede il sonno.

Era il mio sorriso di ragazzina, che amavi.

Era il tuo sorriso gentile, rassicurante più di ogni altra cosa.

E anche ora, nella mia testa,

ha inesorabilmente il colore dell’alba,

ma la rabbia lascia un gusto strano…

Che delusione, che amarezza.


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