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Facciamo anche noi una previsione

Creato il 01 gennaio 2011 da Stukhtra

Fra un anno gli astrologi continueranno a raccontare frottole

di Marco Cagnotti

Rispetto a tutte le altre stupidaggini paranormali, l’astrologia ha questo di bello: è facile da mettere alla prova. Mentre il sensitivo può sempre inventarsi la scusa che tu, sperimentatore scettico, emetti energie negative capaci di inibire i suoi poteri, l’astrologo non ha giustificazioni: sempre e ovunque e con qualsiasi protocollo sperimentale, se ci azzecca, ci azzecca, altrimenti no. E’ tutto molto semplice: tu gli dai la data e l’ora di nascita e lui produce una descrizione della tua personalità e/o del tuo futuro. Poi quella descrizione coincide oppure no. Fine. Non si scappa. Non solo: lo stesso esperimento può essere riprodotto a piacere su un campione anche ampio per verificare se, pur fallendo in qualche caso individuale, l’astrologia ha successo almeno a livello statistico. E la statistica, si sa, è una scienza esatta. Quindi, come direbbe Karl Popper, l’astrologia è falsificabile.

Ebbene, dopo aver ripetuto l’esperimento più e più volte, si constata che l’astrologia fallisce. Sempre e ovunque. Non c’è un solo straccio di verifica dell’astrologia. Non una che possieda tutti i crismi del rigore scientifico. Fra sportivi e militari non ci sono più Ariete che Gemelli. Becchini e poliziotti non sono più Scorpione che Vergine. Già, ma gli astrologi seri non si accontentano del segno zodiacale, magari col complemento dell’ascendente. Me l’ha rimproverato una volta Antonio Capitani: ci vogliono studi approfonditi, ricerche rigorose, bisogna indagare su trigoni e quadrature per dire qualcosa su una persona. Davvero? Gli oroscopi sui giornali qualche astrologo li scriverà pure, no? Antonio Capitani, per esempio, produce questa roba qua. Dove sono trigoni e quadrature? Boh! Non c’è nemmeno l’ascendente. Ma non divaghiamo e ammettiamo pure che sì, l’astrologia seria (lo so, è un ossimoro, ma non stiamo a sottilizzare) ha bisogno del tema natale preciso. E funziona?

No, non funziona. Fra le molte effettuate finora, c’è una ricerca rimasta nella storia degli studi scientifici sull’astrologia come la prova definitiva del suo fallimento. E’ roba vecchia: risale al 1985. E’ stata pubblicata su “Nature” ed eseguita con astrologi professionisti, impegnati in un protocollo a doppio cieco e messi nelle migliori condizioni operative, avendo tutte le informazioni su luogo, data e ora di nascita, quindi potendo stilare il tema natale preciso dal quale ricavare poi la personalità dei volontari. Risultato: fallimento totale. Gli astrologi non ci hanno azzeccato meglio di quanto avrebbero fatto producendo descrizioni a caso. Ecco che cosa scrive Shawn Carlson, il fisico dell’Università della California autore della ricerca:

Sono state prese grandi precauzioni affinché l’esperimento non fosse pregiudizialmente a sfavore dell’astrologia e perché un qualsiasi effetto astrologico avesse delle ragionevoli possibilità di verificarsi. A dispetto del fatto che abbiamo lavorato con i migliori astrologi (…), malgrado nel corso di tutto l’esperimento sia stato seguito ogni ragionevole suggerimento degli esperti di astrologia da noi consultati, nonostante gli astrologi avessero approvato il protocollo sperimentale e previsto una percentuale del 50% come ‘effetto minimo’ che avrebbe dovuto essere osservato, l’astrologia ha fallito completamente nell’operare a un livello migliore di quello del caso. Testate con la tecnica a doppio cieco, le previsioni degli astrologi hanno dimostrato di essere sbagliate. La connessione prevista fra le posizioni dei pianeti e di altri oggetti astronomici al momento della nascita e la personalità dei soggetti non esiste. L’esperienza senza ombra di dubbio respinge l’ipotesi astrologica.

Dunque ecco: l’astrologia non funziona. Non può funzionare, ché se funzionasse dovremmo buttare le teorie scientifiche meglio confermate. Ma questo sarebbe il meno: se necessario le teorie si buttano e se ne fanno di nuove, perché l’ultima parola spetta sempre alla verifica sperimentale. Se necessario, però. Cioè quando ci sono osservazioni cogenti. E non è questo il caso dell’astrologia. Che non solo non può funzionare, ma soprattutto non funziona. Non funziona. Non funziona. Non funziona. Nada, nix, niente. Fallimento totale. Una colossale, antica, demenziale stupidaggine comprovata. Insomma, non solo l’astrologia è falsificabile, ma di fatto è falsificata. E allora?

Allora niente: le facce degli astrologi sono sempre lì, a scorrere sorridenti in televisione (a spese del contribuente) una dopo l’altra in questo inizio d’anno, per spiegarci che nel 2011 i Cancro avranno fortuna in amore e i Pesci troveranno un nuovo lavoro, mentre l’influsso di Urano e Giove produrrà un effetto benefico sulla crisi economica. Inossidabili. Immarcescibili. A propinare al pubblico le loro idiozie prive di fondamento, regolarmente sbugiardate e smentite un anno dopo dal CICAP nel rapporto che fa le pulci alle loro previsioni.

A questo punto anche noi facciamo una previsione: fra un anno gli stessi astrologi saranno lì, a raccontare frottole per gonzi, indifferenti alle figuracce. E noi saremo qui, a continuare a stupirci.

P.S per i lettori furibondi: Se vuoi scrivermi per protestare, sii costruttivo. Invece degli insulti sterili all’indirizzo del sottoscritto, proponi piuttosto qualche prova razionale, qualche ricerca statistica rigorosa, qualche evidenza sperimentale. Argomenti, insomma, non fuffa.


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