Se ieri sera avete visto la puntata di "PresaDiretta" oggi è probabile che siate arrabbiati come lo sono io nel constatare che viviamo in un Paese che lascia morire l'Arte, (oltre a mille altre cose importanti). Vedere come la pinacoteca di Brera si trascina nel degrado e nelle difficoltà economiche di ingenti dimensioni, come centinaia di opere d'arte sono relegate negli scantinati in balia del degrado del tempo, vedere come milioni di euro sono stati spesi per acquistare spazi per ampliamenti mai avvenuti...spazi lasciati cadere a pezzi!!!
Stiamo uccidendo la nostra storia, siamo un Paese che taglia la dove invece dovremmo investire, perderemo così le nostre radici e ci precluderemo la possibilità di lasciare altra storia a chi verrà dopo di noi...che vergogna!!
Siamo un Paese con un potenziale di beni culturali incredibile e non ce ne curiamo, lo Stato ignora deliberatamente il potenziale della bellezza artistica, lascia morire il messaggio che l'arte ha sempre portato con sè nei secoli, trascura il genio creativo di grandi artisti...stiamo diventando un popolo superficiale e smarrito, che non reagisce e che resta a guardare mentre le nostre radici più profonde muoiono e noi con esse.
Gli artisti contemporanei per fortuna seguitano il loro processo creativo, ma quello che io mi chiedo è: "Che fine farà tutta l'arte prodotta da queste menti creative?"
Non amo i paragoni per partito preso, ma in questo caso è inevitabile paragonare le scelte del nostro Paese con quelle di altri che invece hanno puntato sull'arte con incentivi di vario genere, coinvolgendo anche il privato così da stimolare l'amore per l'arte e preservare i musei e le bellezze storiche.
Sono arrabbiata e delusa, sconfortata dal fatto che ci reputiamo evoluti mentre siamo anni luce fermi in uno stato catatonico che ci ha paralizzato la coscienza.
Roberta.