Chi conosce Carlo Giovanardi sa bene quale sia il suo pensiero riguardo alle persone omosessuali e ai loro diritti. È l’uomo che si è distinto, negli ultimi tempi, per alcune gaffe e molti comunicati, non solo relativi alle persone GLBT ricordo infatti quello relativo a Stefano Cucchi o al museo della memoria dedicato a Ustica, di cattivo gusto e di dubbia morale.
Giovanardi è quello che se l’è presa con le pubblicità dell’Ikea, è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia che spreca il proprio tempo a parlare del pericolo “omosessualità” invece di fare qualcosa di concreto per tutte le famiglie, eterosessuali o omosessuali. È, insomma, un personaggio di cui vorremmo, in molti, decisamente poter fare a meno, uno di quegli uomini il cui unico scopo, in politica, è quello di ricordare al mondo le visioni apocalittiche e repressive del vaticano. Ce ne sono un lungo elenco in politica, personaggi trasversali ai movimenti che occupano poltrone sia a destra che a sinistra.
Lo conosciamo bene, quindi, “l’amico” giovanardi (non dico compagno altrimenti Vendola si arrabbia) ed è per questo che sono rimasto di sasso quando ho visto il suo nome fra gli ospiti ai dibattiti estivi di Torre del lago. Giovanardi si è confrontato, infatti, dal palco del Mamamia durante la manifestazione dedicata al Mardì Gras, con Paolo Patanè e ha presentato una ricerca (Con quali soldi è stata effettuata? In periodo di crisi c’è bisogno di sprecare fondi per capire se i cattolici sono o meno contrari al matrimonio GLBT? Su quale campionario, credenze religiose, estrazione sociale, sesso è stato svolto tale sondaggio?) su 3000 persone che ha messo in luce che il 65% degli intervistati è contrario al matrimonio GLBT. Poteva, in una ricerca voluta da Giovanardi, emergere il contrario?
La mania del politicamente corretto e del confronto ad ogni costo che si sono insinuate, come un virus letale, nelle comunità GLBT ha quasi del paradossale. Invitiamo a casa nostra un omofobo per sentirlo dire che non farà mai nulla per le coppie e le persone GLBT? Il masochismo di una certa politica non ha davvero confini.
Come prossimo confronto proporrei di invitare la Binetti e Buttiglione. Così… giusto per farci del male.
Marino Buzzi
Magazine Gay
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Cinema: Sorrentino, Munzi e Garrone si dividono i Nastri d’Argento
Un verdetto inatteso, con una spartizione “a tre” dei Nastri d’Argento, i premi cinematografici assegnati ieri dal Sindacato Nazionale Giornalisti... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Famiglie
Famiglia nucleare? No, grazie!di Christophe Darmangeat La preservazione di una certa forma tradizionale di famiglia, come ultimo baluardo contro ogni... Leggere il seguito
Da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Da luglio calano le bollette di luce e gas: risparmio complessivo pari a 65 euro
Bollette della luce e del gas meno care dal 1 luglio: l’Authority dell’Energia sottolinea che si conferma anche nel terzo trimestre del 2015 la tendenza al... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
JPMorgan Chase & Co e i suoi legami con il Vaticano
JPMorgan Chase Co è una delle BIG FOUR BANKS degli Stati Uniti, insieme a Bank of America, Citigroup e Wells Fargo. Secondo il sito The statistic portal, la... Leggere il seguito
Da Nwotruthresearch
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La stirpe dei Maroniti/1
L'Espresso in edicola pubblica una lunga inchiesta sul "maronismo". Il maronismo non ci farà rimpiangere certo il "formigonismo"; ma considerando che Formigoni... Leggere il seguito
Da Tafanus
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ -
Palinsesti Rai 2015-2016, novità e conferme
Presentati i nuovi palinsesti Rai per il prossimo anno. Vediamo, rete per rete, cosa vedremo sul piccolo schermo made in Viale Mazzini.Il daytime di RaiUno è... Leggere il seguito
Da Candidonews
ATTUALITÀ, SOCIETÀ
COMMENTI (1)
Inviato il 11 agosto a 19:37
Facciamo del male davvero! Invitarlo è solo servito per fargli pubblicità, per poter dire poi che lui a cercato un dialogo (che contestualmente ha negato su tutta la linea). Insomma il mov. gay italiano è fatto da sempre più decelebrati.