Il social network Facebook non smette mai di essere nei guai per la situazione privacy e ancora una volta fa parlare di sé per ottenere il massimo dell’attenzione. Non sembra essere possibile riuscire a sistemare una volta per tutta la questione e gli utenti iniziano a essere stanchi di questa situazione.
Nonostante il recente accordo con l’autorità Antitrust statunitense, il problema è ancora in atto. Questa volta le problematiche riguardano il pulsante mi piace che rivela troppo ai contatti di ogni utenti, dai gusti personali di qualsiasi genere. Per questo motivo è arrivato il momento di dire un’altra volta basta alla situazione per evitare che la privacy sia ancora toccata.
Un giudice della California ha infatti stabilito che il pulsante di Facebook lede una normativa locale secondo cui chiunque, VIP e persone comuni, ha il diritto di essere informato se il proprio nome o immagine viene usato per pubblicizzare dei prodotti.
Effettivamente il pulsante Mi piace viene riconosciuto come una forma di sponsorizzazione, da amici e parenti e per questo motivo permette di accedere in maniera semplice e veloce a tutti gli strumenti desiderati. Il ricorso di Zuckerberg su tale fronte è stato dunque respinto e il procedimento contro Facebook andrà avanti.
Cosa dirà questa volta Mark Zuckerberg davanti ai giudici? Si tratta di un altro errore per l’ennesima volta? Questa volta Facebook non ha scampo e la situazione potrebbe diventare più complicata del previsto.
Voi che ne dite? Il pulsante Mi piace di Facebook invade la vostra privacy oppure no?
{lang: 'it'}