Gli appassionati del famoso social network Facebook sanno bene che fino ad ora era impossibile eliminare definitivamente le immagini precedentemente caricate sui server del gruppo, ma ora sia un nuovo test firmato ArsTechnica, che già in passato aveva verificato questo tipo di situazione, che le parole provenienti direttamente dal team di Facebook, sembrano confermare che ora l’eliminazione definitiva delle immagini precedentemente archiviate sia possibile. Le prime verifiche sono state fatte ormai alcuni anni fa, quando fu dimostrato il fatto che, sebbene un utente cancelli ripetutamente le immagini caricate sul proprio profilo, queste immagini rimangono in realtà disponibili ad un accesso tramite link diretto.
Sebbene non è più possibile visualizzare le immagini pochi secondi dopo la loro cancellazione, in realtà le immagini restano: infatti non vengono eliminate, ma soltanto rese invisibili. Chi prova a rintracciare l’immagine appena cancellata tramite url diretta, trova infatti una sorpresa: l’immagine continua ad essere online anche molto tempo dopo la richiesta di cancellazione.
La cosa, a suo tempo, aveva scatenato feroci critiche al social network, accusato di violare la privacy degli utenti limitandoli della loro libertà di gestire le proprie informazioni. Facebook si è mosso come al solito con estrema lentezza, ma sembra che ora si sia trovata una soluzione soddisfacente. Le nuove prove ArsTechnica, infatti, dimostrano che nel giro di circa 48 ore le immagini vengono veramente rese indisponibili, dunque non più raggiungibili nemmeno cercando di rintracciare con il link diretto.
Frederic Wolens, portavoce del famoso social network, ha voluto ribadire il concetto, spiegando che le nuove procedure sono state pensate per eliminare le immagini per cui se ne è fatta richiesta entro e non oltre un periodo di 30 giorni. Anche se tutt’ora non sia ovviamente possibile sapere se le immagini siano state realmente cancellate o piuttosto soltanto rese indisponibili, Facebook garantisce che vengono realmente cancellate e spiega che il lavoro di rimozione è stato messo in opera sulla cache del sistema.