Facebook: il diario copiato da social network cinese?

Grazie a Facebook, il noto social network di Mark Zuckenberg,  il modo di comunicare tra le persone è stato rivoluzionato, offrendo ogni giorno a centinaia di milioni di utenti in ogni parte del mondo la possibilità di fare nuove amicizie o trovare persone che non si incontravano da tempo, ottenendo un grandissimo successo in ogni parte del mondo e raggiungendo risultati sempre migliori. Facebook è il social network più utilizzato nel mondo, con oltre 900 milioni di utenti, ma in questo periodo le cose non si stanno affatto mettendo bene per il sito di Zuckenberg; oltre infatti alla vicenda in borsa, con le azioni che recentemente hanno visto più che dimezzarsi il loro valore, è arrivata anche un’altra brutta notizia. 

Lo scorso anno, nel 2011, tra le sue innumerevoli funzioni, Facebook ha lanciato l’interessante “Diario“, utilizzato per registrare i messaggi ed i commenti in ordine cronologico, ma a quanto pare questa funzione non sarebbe affatto originale, ma potrebbe invece essere stata copiata da un’altra idea. 

A rivelarlo è stato Xiong Wanli, amministratore delegato di “Cubic Network“, una specie di social network cinese, che avrebbe realizzato, già dal 2008, una funzione simile al “Diario” di Facebook, chiamata “Timeline“. Secondo l’amministratore delegato del social network cinese, infatti, il creatore di Facebook avrebbe copiato questa idea durante la presentazione di questa applicazione alla Stanford University, alla quale lo stesso Zuckenberg avrebbe partecipato.

L’azienda cinese avrebbe quindi deciso di fare causa al celebre social network per ottenere giustizia e un congruo risarcimento danni. Tra le altre cose il “Diario“, sarebbe una delle funzioni più “odiate“ dagli utenti del celebre social network e c’è anche chi ha provato a resistere fino alla fine, ma da un mese circa tutti hanno avuto il passaggio obbligatorio.

Questo perchè graficamente non è bellissimo e gli utenti nostalgici non si vogliono separare dalla vecchia versione, ma ora pare che lo stesso Mark Zuckerberg si dovrà pentire della sua ultima “invenzione” grafica.