Profilazione degli utenti, controllo della loro attività su Facebook, marketing e advertising mirato: è a tutto questo che punta Facebook con il nuovo servizio di pubblicità geolocalizzata che sta facendo testare da un paio di mesi ad un gruppo di utenti selezionati. Carolyn Everson, vice-presidente per le soluzioni di global marketing, lo ha spiegato a Bloomberg in un’intervista:
“Phones can be location-specific so you can start to imagine what the product evolution might look like over time, particularly for retailers. We’ve had offers being tested over the last couple of months.”
Niente di nuovo o rivoluzionario: è solo uno dei tanti aspetti che deriva dalle esigenze di monetizzazione dell’attività svolta dai propri utenti e rappresenta l’evoluzione naturale dell’advertising già oggi proposto agli iscritti che, nelle proprie informazioni personali, hanno inserito lo ZIP code (che equivale al nostro CAP, Codice di Avviamento Postale).
Il servizio – alla stessa stregua di ciò che già fanno altre realtà del web (come Google) – prevede che chi utilizza Facebook con uno smartphone localizzabile (tramite GPS, reperibilità data dal WiFi o cella) possa vedersi proporre dal social network offerte e promozioni di attività commerciali situate nel luogo in cui si trova in quel momento: imboccando ad esempio Viale Italia
Sicuramente, l’utente dovrà essere messo in grado di impostare il proprio account in modo tale da fornire informazioni sulla propria posizione solamente in modo consapevole.