Su Internet niente funziona come Facebook: complice i numeri complessivi di iscritti alla piattaforma, e la longevità dei servizi di sharing e social login del social network di Marc Zuckerberg, l’azienda di Menlo Park resta il peso massimo del settore secondo le statistiche relative al secondo trimestre 2013 rilevate da Gigya, uno dei player impegnati nel settore.
Qualunque sia la classifica a cui si fa riferimento, Facebook resta il numero 1: la metà degli utenti nel campione di Gigya sceglie il social in blu per condividere i contenuti, segue Twitter al 24 per cento e un solido Pinterest al 16. Linkedin e Google+ si devono accontentare delel briciole, con appena rispettivamente il 3 e il 2 per cento: e se per la prima si può trattare di un problema relativo, visto che l’obiettivo princiaple di Linkedin non è la diffusione di contenuti, per il social network di Mountain View c’è da prendere atto che i navigatori preferiscono condividere le proprie scoperte altrove.
Non va meglio quando si parla di e-commerce (sale Pinterest al 41 per cento, addirittura superando Facebook al 37 e Twitter al 17), nè di condividere notizie (Facebook va oltre e passa al 52 per cento, Tiwtter e Pinterest secondo e terzo), o se si tratta di raccontare un viaggio (Facebook 58 per cento, Twitter 13, Pinterest 19). Addirittura nel campo del non-profit Facebook arriva al 71 per cento, ovvero più di due utenti su tre scelgono il blu per raccontarsi in questo settore: Twitter e Pinterest assieme fanno il 22 per cento, il resto sono briciole. E per i marchi non c’è storia, le campagne di comunicazione non possono che passare che attraverso Twitter e Facebook che assieme registrano quasi l’80 per cento del totale.Un respiro di sollievo per Google arriva con le statistiche sul login, ovvero la piattaforma che gli utenti scelgono per autenticarsi in giro per il Web. Facebook resta in testa col 52 per cento, anche grazie al fatto che il suo servizio è uno dei più longevi in circolazione, ma G+ recupera posizioni e si piazza secondo al 24 per cento, seguito da un solido Yahoo! al 17, con Twitter in questo caso a fare da rincalzo al 4 per cento.
Quello di Google+ è un exploit che si ripete nel campo dei media online, dei siti di viaggi, sui domini dei grandi marchi commerciali, dove resta saldamente secondo con percentuali analoghe anche se Facebook tende a dominare tutte queste classifiche di fatto doppiandolo. Nella classifica dell’ecommerce invece non c’è storia, visto che il blu sfiora l’80 per cento dei consensi, con una situazione analoga nel non-profit.
Nel complesso, sembra pacifico di poter affermare che nonostante gli sforzi della concorrenza Facebook resti al momento un leader nel suo comparto. La leadership è tanto più solida quando si parla di condividere contenuti e informazioni, ovvero utilizzare il social network, rispetto a quando di semplice autenticazione si tratti. In quest’ultimo settore Google+ recupera parecchia strada: ma il fatto che nello share resti indietro sempre a Twitter, Pinterest e quasi sempre anche a Linkedin, dovrebbe far riflettere Mountain View sulla reale capacitù attrattiva della sua creatura. Infine, colpisce l’exploit di Yahoo! nell’autenticazione: evidentemente l’azienda in viola resta nel cuore e nella mente di molti dei suoi utilizzatori.