Tra gli animali esclusivamente africano, il Facocero (Phacochoerus africanus) merita un posto di rilievo. La sua importanza è data dal fatto che questo animale, simile al cinghiale e al maiale (appartiene alla stessa famiglia dei Suidae), costituisce una delle principali fonti di alimentazione dei predatori africani ed in particolare dei leoni. Grazie alla sua similitudine con il maiale, esso non viene consumato dalle popolazioni mussulmane, per cui oggi la specie non risulta essere minacciata ed è stabile numericamente.Il suo essere preda non equivale al fatto che sia una facile preda! Con una possente mole (il maschio adulto può arrivare a pesare 150 chilogrammi), una struttura muscolare poderosa e potente (lo rendono molto veloce) e due grosse e appuntite zanne (più grandi nel maschio) anche per i grandi felini delle savane, non rappresenta una semplice preda.

habitat del facocero
Il facocèro (l'accento è sulla e, contrariamente a quanto in uso correntemente), chiamato dagli anglosassoni warthog o wild pig, è costituito da quattro sottospecie che vivono nelle savane e nelle boscaglie di quasi tutta l'Africa Sub-Sahariana.Mangiano frutta, radici, piante e insetti, sebbene non è infrequente vederli mangiare carogne di animali più grandi.Le femmine (più di una) vivono in branco con i propri cuccioli, che difendono con tutte le loro forze, non esitando ad attaccare (e spesso sconfiggere) predatori più grandi e perfino l'uomo. I maschi, solitari, si aggregano al branco durante la stagione degli accoppiamenti.Tra i comportamenti dei facoceri vi è l'abitudine ad inginocchiarsi sulle zampe anteriori durante i pasti. La loro posizione è comunque sempre guardinga e reattiva, riescono infatti ad alzarsi e a mettersi in moto con estrema facilità e velocità.
Nel film Il Re Leone (1994), vi è un simpatico facocero (Pumbaa) che assieme all'amico Timon (un suricato) aiutano il giovane leone Simba a riconquistare il trono usurpato.

Non sempre il facocero diventa il pasto del leone. Ad essere sinceri, la sua carne è molto buona (simile al cinghiale, per capirci).
Ecco la scheda della Lista Rossa dell'IUCNEcco alcune stupende immagini dal sito ArKive
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