IL PROGETTO “FACTORY EDITORIALE I SOGNATORI”
di Davide Dotto
La Factory Editoriale i Sognatori compirà, tra poco, i suoi primi due anni. Per chi ancora non la conoscesse, essa costituisce un modello evoluto di casa editrice dove, a farla da padrone, sono l’impegno e il sostegno reciproco. Editore, scrittori e scrittrici dialogano costantemente tra loro in un forum su molti temi e aspetti concreti del lavoro editoriale, contribuendo alle decisioni finali con proposte, idee, progetti, oltre che con romanzi e racconti.
C’è chi cura il blog che dà voce agli autori, chi prende contatti per organizzare eventi e presentazioni, chi gestisce le pagine facebook e twitter, chi si sposta in giro per l’Italia a supportare i propri “colleghi”, chi contatta le redazioni dei giornali e siti letterari per una segnalazione o una recensione. E chi collabora creando video promozionali per youtube, per esempio questo.
Nel corso di ventiquattro mesi è stata pubblicata una ventina di libri, altrettanti scrittori sono usciti allo scoperto, sono stati letti, apprezzati e valorizzati; nel territorio nazionale si sono organizzate decine di presentazioni; per non parlare del primo Factory Day tenutosi a Viareggio il 23 agosto 2014 (il secondo è in preparazione).
È stato diffuso il primo ebook gratuito di racconti – Le 10 variazioni – nel quale alcuni autori si sono cimentati in un incipit comune (si può scaricare qui). Un secondo ebook è in fase di preparazione, nato grazie ai lettori che, partecipando al concorso “Ispirateci”, hanno proposto la copertina – tema.
In un’altra occasione, al fine di spiegare il contenuto del progetto, ricorrevo a un brano di Cesare Pavese che ne riassume lo spirito:
L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello perché vivere è cominciare sempre, a ogni istante.
[da “Il Mestiere di Vivere, edizioni Einaudi 1952 p. 58]
Ogni pubblicazione è un avvenimento, un venire al mondo, un eterno cominciare.
Lo scopo della Factory Editoriale è ambizioso e non scontato: divenire un faro per chi voglia pubblicare, scrivere, leggere buoni libri.
Ebbene sì. Il progetto Factory non coinvolge solo editore e scrittori, ma fa gruppo con il lettore, troppo spesso visto come massa o consumatore, e perciò spersonificato. Il lettore (il buon lettore), senza scomodare il lector in fabula di Umberto Eco, è colui che i libri li fa circolare, li tramanda alle generazioni future, contribuisce alla definizione e alla trasmissione del canone letterario, fino a divenire parte integrante di un circolo virtuoso da fortificare.
Nella Factory a ciascun elemento viene riconosciuta la centralità che gli spetta: l’ultima parola dell’editore, la creatività dello scrittore, non ultimo il lettore col suo implacabile giudizio. Si tratta di indispensabili ingranaggi che fanno muovere una macchina che non si rassegna a lasciarsi soggiogare da un circolo vizioso senza rimedio, che coinvolge il nostro quotidiano smembrandolo dal suo interno.
Insomma, il motore è acceso, gli ingranaggi sono in moto, pronti a percorrere parecchia strada.
Per chi ne volesse sapere di più: